Università, sondaggio: per due su tre quiz difficili

Un'immagine dei test di ingresso alla facoltà' di medicina e chirurgia organizzati dall'Università nei padiglioni della fiera di Bologna.
Un'immagine dei test di ingresso alla facoltà' di medicina e chirurgia organizzati dall'Università nei padiglioni della fiera di Bologna. ANSA/GIORGIO BENVENUTI

ROMA. – Le funeste aspettative degli studenti che hanno tentato il test di accesso a Medicina e Odontoiatria, si sono avverate. Per molte aspiranti matricole sono state le domande di cultura generale a dare più filo da torcere. Almeno sono queste le sensazioni a caldo di un centinaio di ragazzi – che hanno sostenuto i quiz – raccolte dal portale Skuola.net subito dopo la fine delle prove d’accesso alle facoltà mediche.

Per il 30% di loro, infatti, proprio i quesiti più imprevedibili di tutti sono stati i più ostici a cui dover rispondere. Il 22%, invece, si è arenato soprattutto sulle domande di Chimica; 1 su 5 su quelle di Matematica e Fisica; il 19% su Biologia; solo il 10% ha trovato nei quesiti di Logica l’ostacolo più alto.

In fondo l’avevano previsto: con la nuova struttura dei quiz, che vede da quest’anno più domande di Cultura generale (dalle 2 del passato si è arrivati a ben 12 quesiti) e meno di Logica (dimezzate, da 20 a 10), il test sarebbe stato più complesso. Così la pensavano i due terzi dei candidati intercettati da un altro sondaggio di Skuola.net alla vigilia del test e così è effettivamente stato: per quasi 2 ragazzi su 3 la prova è stata difficile.

Addirittura più ostica delle simulazioni con cui si erano cimentati a ripetizione per tutta l’estate: lo sostiene il 62% degli studenti intervistati. Appena il 12% ha trovato i quiz più semplici rispetto alle aspettative. Circa 1 su 4, invece, se li aspettava esattamente così.

Per questo, alla fine, solo 1 aspirante matricola su 10 ha provato a rispondere a tutte (o quasi) le domande. Gli altri, forse per paura di vedersi assegnare un punteggio negativo, (l’errore toglie 0,4 punti), si sono limitati a mettere la crocetta esclusivamente sulle risposte su cui si sentivano abbastanza sicuri: il 51% ha risposto a più della metà del questionario, il 30% a circa un quesito su due.

A posteriori, il 60% avrebbe preferito più domande di Logica (solo al 22% è piaciuta la distribuzione dei quiz tra le varie materie). Nel 68% dei casi, le commissioni chiamate a controllare che i test si svolgessero in maniera regolare si sono mostrate inflessibili; il 24%, invece, ha trovato commissari attenti ma non troppo; appena l’8% aveva dei controllori ‘distratti’.

Anche se, poi, il 15% confessa di aver copiato alcune risposte. Da quali fonti? Si dividono equamente il palcoscenico vicini di banco, smartphone e foglietti preparati a casa.