Whirlpool vede sindacati il 16 settembre

Whirlpool Napoli
Stabilimento della Whirlpool a Napoli. (ANSA)

ROMA. – Prima boccia le misure che il vecchio governo aveva appena messo in atto per provare a salvare il sito produttivo di Napoli, poi non aspetta che il nuovo esecutivo organizzi un incontro istituzionale. E convoca i sindacati a Roma lunedì 16 settembre alle 10.30 per “condividere importante aggiornamenti”.

Così la multinazionale di elettrodomestici Whirpool Emea insospettisce i metalmeccanici, a cui quest’annuncio e questa fretta non dicono nulla di buono.

In risposta, Fim, Fiom e Uilm – sempre più preoccupati per il futuro dei 410 dipendenti partenopei – chiedono al ministero dello Sviluppo economico di ripristinare “urgentemente” il tavolo Whirlpool, prima che “sia troppo tardi e che la multinazionale assuma scelte unilaterali”.

Unitariamente, il sindacato spiega di non voler rinunciare al tavolo istituzionale, né di poter accettare che il Governo “si defili in una vertenza così importante in cui le scelte delle istituzioni nel bene o nel male sono evidentemente determinanti”.

L’impressione delle parti sociali è che Whirlpool voglia approfittare dell’appena conclusa crisi di governo per forzare la mano e imporre la dismissione della fabbrica partenopea di lavatrici.

“Il protrarsi della inerzia da parte del Ministero dello Sviluppo economico sarebbe imperdonabile e probabilmente avrebbe esiti irreparabili”, fanno notare i metalmeccanici. Eppure, anche l’annuncio di Whirlpool parte da questa stessa motivazione.

La decisione di convocare i sindacati senza aspettare che lfaccia prima il ministero, è stata infatti dettata dal fatto che sia ormai passato più di un mese dall’ultimo incontro al Mise. E data, per ora, l’assenza di una prossima convocazione, l’azienda ha preferito muoversi autonomamente: “al fine di dare al più presto un futuro sostenibile ai 410 lavoratori di Napoli”.

Conclusione che non convince i sindacati, soprattutto dopo la bocciatura da parte di Whirpool del piano contenuto nel dl Imprese, quello con cui lo Stato mette sul piatto aiuti per quasi 17 milioni di euro, in cambio del salvataggio del sito napoletano.

Se Whirlpool “vuole nascondersi dietro al decreto che ritiene insufficiente nella dotazione economica sbaglia strategia anzi, conferma la volontà di dismettere e cedere il sito di Napoli per una riconversione pericolosa”, avverte il segretario generale della Cgil Campania, Nicola Ricci, definendo “irresponsabili e gravi” le dichiarazioni dell’azienda.

(di Maria Chiara Furlò/ANSA)