Alitalia: verso nuova proroga significativa per offerta

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Un volo dell' Alitalia. (Preferente.com)

ROMA. – Viaggia verso l’ennesima proroga il dossier Alitalia. La scadenza per la presentazione dell’offerta vincolante e del piano industriale da parte della cordata Fs, Atlantia, Delta e Mef molto probabilmente sarà allungata oltre il 15 settembre e la proroga non dovrebbe essere di sette giorni, come trapelato nelle ultime ore, ma – secondo fonti attendibili – “un po’ più significativa”.

Questo nuovo slittamento è dovuto al fatto che i lavori in corso tra i potenziali nuovi soci sono ancora lontani da una soluzione sul piano industriale.

Il nodo riguarda in particolare il ruolo della ex compagnia di bandiera rispetto a Delta in Blue Skies, la joint venture sui collegamenti transatlantici composta dalla stessa Delta, Air France/Klm e Virgin Atlantic. Fs e Atlantia spingono per una soluzione che porti a un potenziamento delle rotte di lungo raggio, ossia sul network nord americano e facendo in modo che Alitalia possa accedere al consorzio Blue Skies in una posizione non subordinata nei confronti del colosso a stelle e strisce.

Se infatti Alitalia dovesse entrare in Blue Skies non come partner di primo livello ma solo come “associated”, sarebbe fortemente penalizzata. Infatti, spiegano fonti vicino al dossier, la compagnia avrebbe difficoltà a potenziare le sue rotte, ad aprirne di nuove e dovrebbe pagare anche delle fee a Delta.

Su questo non c’è ancora un punto d’incontro e per questo motivo è anche saltato l’incontro che ci sarebbe dovuto essere ad Atlanta tra i vertici di Fs, Atlantia e Delta.

Ma sul tavolo delle trattative ci sono anche altri temi, come ad esempio il destino dei dipendenti. Voci che spaventano i sindacati ipotizzano 2.000 esuberi tra prepensionamenti, cigs e ricollocamenti ed una riduzione della flotta con 15 aeromobili in meno dagli attuali 118.

I sindacati nel frattempo hanno posticipato al prossimo 9 ottobre lo sciopero dei piloti e degli assistenti di volo, che era stato programmato per domani, aspettando anche le mosse del nuovo governo, che si è insediato oggi, e del nuovo ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, che da ora dovrà gestire il dossier Alitalia dopo che il suo predecessore Luigi Di Maio ha traslocato al Ministero degli Esteri.

Per i sindacati “permangono le forti preoccupazioni sull’assenza di un piano industriale credibile e capace di portare Alitalia al rilancio”, e sottolineano che la compagnia “non può più sottostare agli interessi di Delta e di Air France-Klm” ma deve avere un ruolo di primo piano.

(Di Alfonso Abagnale/ANSA)