Netanyahu accusa, l’Iran aveva un sito nucleare nascosto

L'ex presidente dell'Iran Hasán Rohaní osserva delle centrifughe nucleari in una centrale nella provincia del paese.
L'ex presidente dell'Iran Hasán Rohaní osserva delle centrifughe nucleari in una centrale nella provincia del paese. (bbc.com)

TEL AVIV. – L’Iran mente: aveva in piedi fino a poco tempo fa un nuovo sito per lo sviluppo di armi nucleari ad Abadeh nella parte centrale del paese. Scoperto da Israele, ora lo ha distrutto.

La denuncia è arrivata dal premier Benyamin Netanyahu che, ad una settimana dalle elezioni di martedì 17, ha deciso di spingere l’acceleratore sulla política estera rivelando in una conferenza stampa le “bugie” di Teheran sul programma nucleare.

Allo stesso tempo Netanyahu ha chiamato le potenze mondiali a “svegliarsi” e ad unirsi ad Israele e agli Usa del presidente Trump per esercitare ulteriore “pressione” sul regime degli Ayatollah. “Faccio appello – ha detto – alla comunità internazionale ad unirsi alle sanzioni del presidente Trump.

L’unica maniera per fermare la marcia dell’Iran verso la bomba e le sue aggressioni nella regione, è esercitare pressione, pressione e ancora più pressione”.

Quindi – riprendendo uno dei temi principali della sua campagna elettorale – ha rivolto un messaggio chiaro alla leadership di Teheran: “Israele sa ciò che state facendo, quando lo state facendo e dove. Continueremo a svelare le vostre menzogne e vi impediremo di avere armi nucleari”.

Nel sito di Abadeh – ha denunciato Netanyahu mostrando foto prese tra giugno e luglio dello scorso anno – l’Iran ha condotto esperimenti per lo sviluppo di armi nucleari. Quando hanno capito che lo avevamo scoperto, lo hanno distrutto. Lo hanno cancellato. Hanno cancellato l’evidenza o almeno ci hanno provato”.

Netanyahu ha poi ripreso la richiesta dell’Agenzia internazionale atomica (Aiea) all’Iran di “rispondere con prontezza alle richieste di chiarimenti” che arriveranno nei prossimi giorni. Ed ha definito una “grave violazione del trattato di non proliferazione” le tracce di uranio trovate dal’Aiea nel magazzino di stoccaggio di materiale nucleare di Turquzabad, sito già svelato da Israele l’anno scorso.

“Appena hanno capito che lo sapevamo – ha spiegato – hanno pulito il sito, lo hanno svuotato delle sue attrezzature. Lo hanno ricoperto buttandoci letteralmente sopra ghiaia in modo da cancellare le tracce. Ma non ci sono riusciti. L’Aiea ha trovato tracce di uranio”.

“Quello a cui assistiamo è un atteggiamento consistente di bugie, inganno e violazioni da parte dell’Iran. Il mondo occidentale si deve svegliare”, ha avvertito il premier israeliano.

La nuove accuse di Netanyahu all’Iran sono arrivate nel mezzo di una campagna elettorale sempre più aspra come dimostra la volontà del premier – per ora fermata alla Knesset – di introdurre telecamere nei seggi elettorali per sventare, a suo dire, “brogli” da parte degli arabi israeliani. Per questo il numero due di ‘Blu-Bianco’ Yair Lapid ha accusato il premier di “scioccante irresponsabilità” nel rivelare “informazioni di intelligence” sulle manovre nucleari di Teheran ai fini del voto.

(di Massimo Lomonaco/ANSAmed)

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