Pellegrini a Mattarella: “Sport funziona, ci protegga”

Pellegrini con Mattarella
Federica Pellegrini con il presidente Sergio Mattarella

ROMA. – “Presidente, lo sport funziona: lo protegga”. Un appello, diretto, senza troppi giri di parole nel giorno in cui il nuoto dello show ai mondiali si ritrova e fa festa al Quirinale: Federica Pellegrini usa l’autorevolezza dettata dai trionfi di una carriera senza fine – ultimo proprio a Gwanju, con il titolo nei 200 stile – e nel suo discorso a nome di tutta la delegazione azzurra si è rivolta al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, facendo riferimento ai timori legati al nuovo corso nella gestione dello sport.

Sullo sfondo la tensione tra Coni e Sport e Salute, e la nuova legge che ha ridisegnato ambiti e confini del Comitato olímpico italiano.

“Presidente, le chiedo di proteggerci, perché lo sport funziona e continua a far crescere generazioni di ragazzi all’insegna dell’impegno, della disciplina, del fair play” le parole dell’olimpionica al Capo dello stato. “Quest’anno ho avvertito una piacevole responsabilità, in un’edizione sempre più entusiasmante del Mondiale – ha aggiunto l’azzurra-.

Il nuoto è sempre più popolare ed è quasi un dovere far capire a tutti che lo sport insegna i valori della vita. In sedici anni e quattro Olimpiadi, e ora spero anche nella quinta, ho affrontato tanti sacrifici: è il tratto comune di noi atleti, lo sport è un modo molto appassionato e concreto di vivere l’adolescenza e la gioventù. Questo mese sarà un po’ più leggero poi ci metteremo sotto pensando ai Giochi di Tokyo”.

Olimpiadi in cui il nuoto azzurro vuole ben figurare dopo le 15 medaglie ai mondiali in Corea, che hanno piazzato l’Italia alle spalle solo delle superpotenze (“Siete dietro a dei continenti come Usa, Cina e Australia” l’elogio di Mattarella”).

Ma Pellegrini non nasconde i timori: “Quello che è successo negli ultimi mesi allo sport in Italia è sotto gli occhi di tutti, il fatto che ci sia una minima ipotesi di non poter gareggiare sotto il tricolore a Tokyo 2020 è una cosa che noi atleti abbiamo vissuto molto male.

Quindi umilmente ho chiesto al presidente protezione in questo senso” ha ribadito la campionessa.

Mattarella ha ringraziato i campioni, citando le “rimonte” storiche di Federica, le fatiche di Greg Paltrinieri (“Uno si chiede ce la farà a completare tutte quelle vasche?), e ancora Simona Quadarella e la piccola Benedetta Pilato, argento record di precocità (“Gli ho regalato la cuffia personalizzata, è stato troppo emozionante” le parole della giovanissima azzurra).

E la pallanuoto guidata da Sandro Campagna tornata sul tetto del mondo. “Quindici medaglie sono un patrimonio importante: avete fatto risuonare l’inno di Mameli, innalzare il tricolore spesso, ma l’orgoglio grande è di avere misurato le proprie capacità, perché lo sport indica ai giovani i valori della vita”.

“Siamo fieri di quanto avete fatto, c’è un passato formidabile, un presente grande e vedo un futuro roseo anche per Tokyo” le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò. Restano interrotti i rapporti con Sport e salute e domani è previsto l’incontro tra Assofederazioni e il nuovo ente che ha ereditato la Coni servizi: temi caldi che investiranno il nuovo ministro dello sport Vincenzo Spadafora.

“In questo momento tutto questo non aiuta – dice Malagò – Noi pretendiamo rispetto e con il ministro ci incontreremo presto, c’è la volontà comune di fare il bene del nostro mondo”.

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