Schumacher “cosciente”, voci da Parigi ma resta mistero

Ospedale George Pompidou
Facciata dell'ospedale George Pompidou di Parigi. (Mundo Deportivo)

ROMA. – “Cosciente”. Quell’aggettivo appiccicato dal giornale francese ‘Le Parisien’ al nome di Michael Schumacher, e che sarebbe stato ‘rubato’ a una anónima giovane dottoressa del reparto di cardiologia del ‘Georges Pompidou’ di Parigi, dove l’ex campione è ricoverato da lunedì, ha fatto il giro del mondo.

“Ma si che è nel mio reparto e posso assicurarti che è cosciente”, è la frase anonima riportata dal quotidiano transalpino insieme con altre del tipo “hai sentito le notizie? Sì, certo, Schumacher sta proprio qui”, e tanto è bastato per scatenare una ridda di ipotesi e congetture sullo stato di salute dell’ex campione.

Anche se poi ‘Le Parisien’ ha voluto chiarire che “è una testimonianza” e “che, ovviamente, non chiarisce nulla di più sullo stato preciso del pilota”, da sempre circondato dal muro invalicabile della privacy eretto dalla famiglia, la moglie Corinna in primis, unica fonte ufficiale, e che da sei anni gli fa da scudo, riservandosi la diffusione di qualsiasi notizia, buona o cattiva che sia.

Dall’arrivo a Parigi lunedì scorso, sotto falso nome e a bordo di un’ambulanza con targa svizzera (di Ginevra), dell’ex pilota per delle cure sulle quali c’è il mistero più assoluto (la terapia è ‘top secret’ ma si parla di un trattamento probabilmente basato sulle cellule staminali), l’ospedale parigino è presidiato da giornalisti e telecamere che stazionano giorno e notte.

Nel ‘Pompidou’, però, non c’è alcuna possibilità di accesso al blindatissimo reparto di rianimazione, che si trova al primo piano e senza possibilità di contatto sia i sanitari che con l’entourage di Schumi.

L’unica cosa visibile a tutti è il febbrile via vai di medici e infermieri al primo piano dell’Edificio D. Sempre secondo ‘Le Parisien’, che aveva dato la notizia dell’arrivo dell’ex pilota nella capitale per primo, e che cita proprie fonti, Schumacher già oggi dovrebbe partire per fare ritorno a casa.

Nel ‘baillamme’ dei ‘se’ e dei ‘ma’, ecco la frase carpita al personale sanitario che si alterna al capezzale di Schumi. “Sì – avrebbe detto a un collega una dottoressa del reparto di cardiologia, uscendo – è nel mio reparto. E ti assicuro che è cosciente”.

Al di là delle voci, l’unica novità certa delle ultime ore – rivelano ancora le fonti del Parisien – è stata la visita dell’amico di sempre, Jean Todt, che è arrivato alle 17,15 al ‘Pompidou’ e si è trattenuto da Schumacher per 45′. Ha poi lasciato l’istituto da una porta secondaria, senza farsi vedere da nessuno.