Gantz avverte Netanyahu: “Io premier del governo di unità”

L'excapo delle forze armate d'Israele e vincitore dei recenti comizi, Benny Gantz, in uniforme da generale. (Reuters)

TEL AVIV. – A due giorni dal voto, Benny Gantz, leader del partito Blu-Bianco, ha annunciato di ritenersi il vincitore delle elezioni in Israele e di aver già avviato i primi contatti per la formazione di un governo di unità nazionale.

Un esecutivo, ha fatto sapere senza giri di parole a Netanyahu, di cui ovviamente rivendica la premiership. “Sono interessato e mi accingo a costituire un governo di unità, esteso e liberale, che sarà guidato da me”, ha detto Gantz.  “Il popolo si è espresso in modo chiaro, e vuole l’unità. Un governo da me guidato esprimerà questi sentimenti”.

Poco prima, con tono molto emotivo, era stato lo stesso Netanyahu a sollecitare un incontro al più presto, “per creare un governo di unità oggi stesso. Non c’è alcuna ragione – aveva aggiunto il leader del Likud – di arrivare ad un nuovo voto. Il momento lo richiede: un governo allargato di unità, entro oggi”.

In apparenza Netanyahu e Gantz sembrano indicare la stessa direzione. Eppure solo ieri il Likud ha firmato un patto di ferro con due partiti ortodossi ed un partito nacionalista alleato. Con quell’intesa si sono impegnati tutti a restare legati assieme in ogni trattativa per qualsiasi governo futuro.

“Ma noi non vogliamo un governo di paralisi – ha ammonito Gantz -. Dobbiamo piuttosto dar vita ad un governo che sia efficiente”.

Di fronte a questa reazione, e alla precisazione che Gantz si considera già il prossimo premier, Netanyahu ha replicato di sentirsi “sorpreso e deluso”.

Intanto il capo dello Stato Reuven Rivlin ha fatto sapere che domenica, dopo aver ricevuto i risultati definitivi del voto, inizierà le consultazioni fra i partiti rappresentati alla Knesset.

Al momento Blu-Bianco risulta essere il primo con 33 seggi su 120, seguito dal Likud (31) e dalla Lista araba uñita (13). Il blocco dei partiti di centrosinistra ha un totale di  57 seggi, due in più del blocco delle destre.

Lieberman, che si presenta come l’ago della bilancia, ha ottenuto 8 seggi. E nel corso della giornata è sembrato spostarsi gradualmente dalla parte di Gantz. In una spietata analisi degli ultimi sviluppi, ha accusato l’ex alleato Netanyahu di fare il doppio gioco.

Da un lato, ha spiegato, tende la mano per un governo di unità, dall’altro coagula attorno a sé i deputati di destra nella speranza di trovare poi nel centrosinistra alcuni transfughi che gli consentano di raggiungere la maggioranza necessaria per restare premier in “un governo di messianici che vorrebbero imporci le leggi della Torah”.

“Netanyahu la smetta con questi trucchetti”, ha esclamato il laico Lieberman, facendo così un ulteriore passo verso Blu-Bianco.

La formula di Lieberman per superare l’impasse non è lontana da quella di Gantz: propone un governo “liberale allargato” che includa solo Israel Beitenu, Blu-Bianco ed il Likud, senza i partiti ortodossi e senza il partito nazionalista vicino al movimento dei coloni.

“Le trattative per il nuovo governo – ha previsto Gantz – saranno laboriose e complesse. Noi non accetteremo alcun diktat e resteremo fedeli ai nostri principi”.

Uno dei punti più spinosi per Blu-Bianco riguarda certamente il ruolo futuro di Netanyahu, che tra l’altro nei primi giorni di ottobre potrebbe essere incriminato per corruzione e frode.

(di Aldo Baquis/ANSAmed)

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