Lourdes: malati di social, giovani soli e in cerca di aiuto

Mani di ragazzi smanettando smartphone e portatile
Mani di ragazzi smanettando smartphone e portatile

LOURDES (FRANCIA). – I social estraniano dal mondo e non creano relazioni vere. È anche così che aumentano i disagi mentali, una delle problematiche in crescita tra i malati di Lourdes. È quanto emerge dai dati dell’Unitalsi presentati nel corso del pellegrinaggio nazionale.

Tra malattie neurologiche e psichiatriche il 63 per cento dei malati che arriva a Lourdes, il santuario mariano sui Pirenei francesi, ha una patologia di tipo mentale. Per i pellegrini malati con meno di 34 anni questa situazione riguarda il 12 per cento.

“È un fenomeno in costante crescita e come medici e come associazione dobbiamo farci carico sempre più di queste nuove problematiche” spiega Federico Baiocco, responsabile nazionale dei medici dell’Unitalsi. “Una delle ricchezze del pellegrinaggio a Lourdes – spiega – è quella di poter condividere la propria malattia con gli altri, rompere il silenzio, il disagio della propria condizione. Vale anche per i più giovani. Per noi questo disagio psichico in crescita richiama ancora di più il valore dell’accoglienza”.

Sul banco degli imputati innanzitutto i social che assorbono moltissimo tempo agli adolescenti ma anche ai giovani più adulti e che talvolta creano un distacco dalla realtà che diviene patologico. “I ragazzi hanno una capacità grande di comunicazione che però spesso non va nel profondo. Come medici, come operatori sanitari, come associazione dobbiamo essere capaci di stare accanto alle persone fragili, anche facendo fronte a questa nuova realtà”, conclude Baiocco dell’Unitalsi.