Bolsonaro: “Se Lula lo vuole che resti in carcere”

L'expresidente del Brasile, Luiz Inacio Lula Da Silva durante il processo giudiziario. (Panorama)

SAN PAOLO. – Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha detto che se il suo precedessore Luiz Inacio Lula da Silva non vuole che gli sia concessa la semilibertà “è un suo diritto restare in carcere”, dove sta scontado dall’aprile dell’anno scorso una condanna per corruzione e riciclaggio.

In una situazione senza precedenti, Lula ha respinto ieri la possibilità di richiedere la semilibertà, dopo che la task forcé dell’inchiesta anticorruzione Lava Jato ha comunicato al magistrato che controlla l’esecuzione della sua condanna che l’ex presidente riunisce le condizioni necessarie –buona condotta e l’aver scontato un sesto della pena che gli è stata imposta- perché gli sia concesso di lasciare la sua cella nel comando di polizia di Curitiba durante il giorno, o perfino di richiedere gli arresti domiciliari.

“E’ un suo diritto restare in carcere. Se vuole rimanerci, allora che ci rimanga, io non intendo interferire”, ha detto Bolsonaro, aggiungendo che Lula “è già stato processato in primo, secondo e terzo grado”.

Nel caso noto come “il triplex di Guarujà”, l’ex presidente è stato dichiarato colpevole di aver ricevuto un appartamento di lusso come ricompensa per il trattamento di favore dato a una azienda edilizia dal suo governo, con una sentenza di primo grado confermata in appello e ridotta a 9 anni dal Supremo Tribunale di Giustizia (Tsj).

Lula ha annunciato che non intende chiedere la semilibertà perché non vuole “scambiare la mia dignità per una scarcerazione” e ha ribadito che vuole uscire dal carcere “innocente al 100%, come sono entrato”, sostenendo che è vittima di una persecuzione politica e che conta sul fatto che il Supremo Tribunale Federale (Stf) annullerà le sue condanne in base alla parzialità dimostrata da Sergio Moro, il magistrato simbolo della Lava Jato, che lo ha condannato in primo grado e ora è ministro della Giustizia del governo di Bolsonaro.

Commentando la vicenda, Bolsonaro ha detto che Lula “è stato preso con le mani nella marmellata, che condivideva con i suoi amici” ed è “del tutto evidente quello che è successo nel suo governo: avevano un progetto di potere, che però è fallito”.