Caritas: presente a Roma da quarant’anni, il 10 ottobre Messa anniversario

Anziani e bisognosi ad una mensa della Caritas.
Anziani e bisognosi ad una mensa della Caritas.

ROMA. – La Caritas di Roma compie 40 anni e giovedì 10 ottobre, nella basilica di San Giovanni in Laterano, il cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, presiederà la messa per questo 40° anniversario. Parteciperanno gli ospiti e i volontari dei centri diocesani e delle Caritas parrocchiali, i rappresentanti delle associazioni e dei movimenti ecclesiali, le autorità cittadine.

Nella messa verrà ricordato monsignor Luigi Di Liegro, primo direttore della Caritas, nell’anniversario della scomparsa (12 ottobre 1997). Istituita con decreto del cardinale Ugo Poletti del 10 ottobre 1979, che ufficializzò un’attività presente in diocesi per volere di monsignor Di Liegro già dal 1976 – quando promosse un gruppo di volontari per coordinare gli aiuti per il terremoto in Friuli – la Caritas è l’organismo della diocesi attento ai più bisognosi della città.

Attualmente la Caritas, oltre all’accompagnamento e al sostegno delle numerose opere di carità promosse dalle 337 parrocchie della diocesi, è presente nel territorio romano con 52 opere – ostelli, comunità, case famiglia e mense sociali – che operano coordinandosi con i 146 centri di ascolto parrocchiali. Nel 2018 sono stati più di 4mila i volontari ad accogliere nelle mense oltre 11mila persone; ospitare 2mila senza dimora, famiglie, vittime di tratta e violenza; curare 4mila malati indigenti, incontrare e sostenere 15mila detenuti.

Grande l’impegno delle parrocchie per dare “ascolto” a 21mila famiglie. Nell’ultimo anno sono stati oltre 385mila i pasti distribuiti, 210mila i pernottamenti offerti, 13mila le prestazioni sanitarie effettuate, 52mila le visite domiciliari a malati e anziani.

“La Caritas è sempre stata una terra di incontro tra la città e la Chiesa – spiega il direttore don Benoni Ambarus -, coinvolgendo sui temi della giustizia e della promozione umana quanti sono impegnati per il bene in diversi ambiti. Desideriamo continuare a esserlo con l’accortezza di stare vicini alle comunità parrocchiali e avendo i poveri come maestri di vita perché ogni persona ha qualcosa da dare agli altri, anche coloro che riteniamo più fragili”.