Il centrodestra ritrova l’unità. Fi esulta, bloccato sovranismo

Nella foto Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini
Quando il Centrodestra si presentava unito: Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini

ROMA. – Uniti e convinti di poter vincere le prossime regionali, a cominciare dal voto umbro. E di portare avanti la battaglia parlamentare contro la maggioranza giallorossa, in modo coeso e coordinato, sia sul fronte della manovra, sia su quello delle riforme. Proprio sul tema della legge elettorale, l’obiettivo è mettere a punto un testo comune.

All’indomani del vertice tra i leader a Via Rovani, nella residenza milanese del Cavaliere, il centrodestra riparte all’insegna dell’ottimismo. In particolare, fonti di Forza Italia esultano sul rilancio della coalizione plurale, facendo notare che ormai sembra superata ogni ipotesi di partito unico a trazione sovranista.

“Il centrodestra unito – osserva la capogruppo azzurra Annamaria Bernini – è l’unico antidoto all’ammucchiata di Palazzo attualmente al governo. Per questo il vertice di ieri sera va salutato come una fondamentale ripartenza per mobilitare il Paese contro una maggioranza che è perfino peggiore dell’Unione di Prodi”.

Tuttavia, i nodi aperti sono ancora tanti: c’è la disputa tra Fratelli d’Italia e Lega sulla futura presidenza del Copasir e quella sul candidato in Puglia e in altre Regioni. Per trovare un accordo, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si rivedranno ancora questa settimana, al massimo all’inizio della prossima. Tuttavia, tutti riferiscono di un clima positivo e costruttivo e assicurano che alla fine si troveranno le soluzioni.

Sminata anche la questione ‘piazza sì, piazza no’, in vista della manifestazione organizzata dalla Lega a Roma il 19 ottobre. I tre leader hanno infatti concordato sul fatto di tenere il 17, appena due giorni prima della kermesse di Piazza San Giovanni, una conferenza stampa congiunta a Perugia, a sostegno della candidata alla Regione, Donatella Tesei.

Quel giorno, assieme ai tre, al Centro Congressi Capitini, ci sarà anche Massimo Gandolfini del Family Day. E a Roma, in Piazza, dovrebbe essere prevista una delegazione di Forza Italia, se non addirittura Silvio Berlusconi. Qualche scintilla, invece, con Giovanni Toti.

Il governatore ligure, ora leader di “Cambiamo” non ha partecipato alla riunione. Tuttavia non ne fa un problema, dicendo chiaramente che non si aspettava alcun invito: “Ieri si discuteva di Regionali e, siccome ho già chiarito che io sarò candidato in Liguria, non avevo granché di altro da dire ai miei partner di coalizione”, spiega Toti, forte del fatto che sia Matteo Salvini, sia Giorgia Meloni gli hanno già offerto il loro appoggio.

Una certezza che viene in qualche modo frenata da alcuni rumors di Forza Italia raccolti in Transatlantico, secondo cui nulla è deciso definitivamente. Se dovesse presentarsi l’ex Ministro e oggi Sindaco di Imperia, Claudio Scajola – si vocifera a Montecitorio – tutto potrebbe ancora accadere.

(di Marcello Campo/ANSA)