Dopo Apple e Google, anche Samsung pensa alle notizie

Visitanti nello stand di Samsung in una fiera tecnologica.
Visitanti nello stand di Samsung in una fiera tecnologica. EPA/ALI HAIDER

ROMA. – Con il mercato dei telefoni in stallo, anche un colosso tecnologico tutto dedicato all’hardware come Samsung strizza l’occhio ai servizi e ai contenuti editoriali. Un percorso già intrapreso da Apple e Google. Con il social network Facebook che sarebbe pronto a lanciare una sezione notizie in collaborazione con un gruppo di editori.

Secondo il sito SamMobile, l’azienda sudcoreana avrebbe presentato il brevetto per Samsung Daily, un nome che fa pensare ad un aggregatore di notizie in stile Flipboard che potrebbe essere comandato dall’assistente vocale. Sulla falsa riga di quanto già accade sui dispositivi Amazon che leggono le notizie.

In passato l’azienda sud-coreana ha già sperimentato per i suoi dispositivi diversi aggregatori di news già esistenti, come My Magazine, Flipboard Briefing, Upday, ma nessuno di questi ha avuto un particolare successo, scrive SamMobile.

Il passo successivo potrebbe essere non più un’icona su smartphone e tablet ma una piattaforma che aggrega le notizie ed è potenziata dall’assistente virtuale Bixby sviluppato da Samsung. Bixby, come accade già ora sui telefoni, potrebbe dare la possibilità all’utente di comandare alcune funzioni del servizio direttamente con la propria voce.

L’azienda avrebbe registrato il marchio Samsung Daily all’Euipo (European Union Intellectual Property Office), cioè l’ufficio brevetti europeo. Come avviene per tutti i brevetti delle aziende tecnologiche non è dato sapere se e quando alle idee segue un lancio ufficiale. Il settore dei contenuti è già affollato.

Pochi mesi fa Apple ha ingrandito la sua offerta editoriale con News+, una specie di Netflix delle notizie, in cui gli utenti pagano un abbonamento mensile per poter accedere a quotidiani e magazine, in accordo con gli editori che vi partecipano.

Facebook ha debuttato nell’editoria nel 2015 con Instant Articles, un progetto che non è decollato, e ci sta riprovando: secondo indiscrezioni del Wall Street Journal sarebbe in contatto con grandi testate per lanciare a breve una sezione notizie che dovrebbe essere coordinata dal premio Pulitzer Anne Kornblut.

Pioniera degli aggregatori di notizie è Google che però ha una lunga contesa con gli editori sul copyright. Questi ultimi reclamano una fetta di guadagni dall’aggregatore Google News, mentre Big G afferma di portare miliardi di click ai siti degli editori. La società californiana ha istituito Digital News Initiative, un fondo che premia, anche in Italia, le idee innovative nel settore editoria.

(di Titti Santamato/ANSA)