L’Ue conferma allarme Xylella, contagio da 5,5 miliardi

Un ulivo colpito dalla Xylella. (Corriere)

BRUXELLES. – L’Unione europea conferma l’allarme sulla Xylella fastidiosa: potrebbe provocare danni da quasi 5,5 miliardi di euro. E questo solo contando l’impatto sulle rese, stimato al 70% del valore della produzione degli ulivi oltre i 30 anni e al 35% di quelli più giovani.

Lasciando quindi da parte i costi sociali, quantificati in quasi 300mila posti di lavoro in meno in Europa, e l’impatto sull’ambiente, paesaggio e attività connesse.

É quanto emerge dal lavoro preparatorio compiuto dal Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea e dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) per stilare la lista di organismi nocivi per le piante che l’Ue considera prioritari.

Secondo le agenzie Ue, Xylella fastidiosa è il parassita vegetale dall’impatto potenziale più devastante in termini economici, sociali e ambientali. Una specie di nemico pubblico numero uno per l’agricoltura e la silvicoltura europee.

L’elenco è previsto dalle nuove norme Ue contro i parassiti vegetali, che entreranno in vigore il 13 dicembre. Si tratta di una selezione dei patogeni da quarantena – per cui existe obbligo di lotta e prevenzione a livello Ue – sui quali i paesi membri dovranno fare di più in termini di controlli e preparazione in caso di emergenza.

Ma con la lista acquista, finalmente, consistenza numérica anche l’allarme che l’Europa ha lanciato dal 2014 sul batterio responsabile del disseccamento rapido degli ulivi in Puglia, ma presente anche in Toscana, in diverse regioni di Spagna, e in Portogallo e Francia.

(di Angelo Di Mambro)

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