Progetto Africa, lavoro per prevenire i flussi migratori

Africa, come frenare i flussi migratori.
Africa, come frenare i flussi migratori.

CERNOBBIO. – L’emergenza migranti irrompe anche al Forum internazionale dell’Agricoltura di Cernobbio dove il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha segnalato, nella due giorni di confronto promosso da Coldiretti, lo sviluppo dell’occupazione in Africa come strategia d’uscita. E ha qui trovato una concreta risposta di aziende private – Eni, Bonifiche Ferraresi (Bf Spa) e Coldiretti – che hanno sottoscritto un accordo di cooperazione per iniziative congiunte nell’area subsahariana.

“Noi ci presentiamo con le carte in regola per dialogare con il continente africano, per dare idee chiare e prospettive occupazionali – ha detto Conte – ed è questo il modo migliore per prevenire flussi migratori che potrebbero essere destabilizzanti nel lungo periodo”.

Si guarda all’Africa perché è un continente di giovani, l’età media è di 16 anni, e perché qui l’agricoltura, anche quella piccola e a gestione familiare, può fungere da volano per lo sviluppo sostenibile. Inoltre qui c’è un premier, l’etiope Abiy Ahmed Ali, insignito ieri del Premio Nobel della Pace 2019.

Ma in un continente fragile e al contempo ricco di potenzialità, ha sottolineato il premier Conte, “economia ed ecologia devono andare a braccetto. Ritengo fondamentale l’impegno congiunto tra governo e organizzazioni del settore a rivitalizzare le aree rurali non solo in Italia, ma nel cosiddetto Sud del mondo, affinché l’agricoltura non venga vista come una attività degradante ma foriera di opportunità”.

Gioca di sponda il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. “Dobbiamo costruire un’Italia centrale per l’Europa Mediterranea, ed aperta all’Africa, ad Est e ad Ovest”, ha detto a Cernobbio. E va in questa direzione il Progetto sottoscritto da Eni, Bf e Coldiretti che a giudizio di Conte è “strategico e ha un rilievo politico” pur essendo una iniziativa di privati.

L’accordo di cooperazione prevede l’avvio di attività di valutazione su specifiche iniziative all’estero, ed in particolare in Africa, relative a progetti di sviluppo delle economie locali attraverso l’applicazione di tecniche agricole innovative e sostenibili nel pieno rispetto degli ecosistemi. Si tratta di fornire non solo infrastrutture, come case e scuole, ma dare l’opportunità di imparare un lavoro, in particolare quello dell’agricoltore.

 

(dall’inviata Alessandra Moneti/ANSA)

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