L’e-narghilè, il fumo nei paesi arabi

Com’è più o meno noto, il narghilè è quell’apparecchio per fumare il tabacco – e, si sussurra, “altro” – che raffredda il fumo prodotto facendolo passare attraverso una boccia d’acqua. Nei paesi arabi è più frequentemente chiamato “sciscia”, un termine d’origine turca che significa “bottiglia” e, in persiano, “vetro”.

Islam ha un problema con il fumo. Maometto ha trascurato di parlarne esplicitamente nel Corano e non si capisce bene se sia ḥarām – vietato – o meno. L’espressione “fumare come un turco” ha comunque la sua ragione d’essere e in parecchie nazioni islamiche il fumo è un vizio forse scoraggiato ma molto praticato. Nell’Arabia Saudita, un paese sicuramente conservatore dal punto di vista della fede, si stima che un terzo degli abitanti maschili fumino le sigarette e dati recenti indicano che la pratica sia ancora in crescita.

Tendiamo a semplificare quando parliamo dell’Islam, dimenticando che i paesi “islamici” lo sono alla stessa maniera in cui i paesi “cristiani” sono cristiani – cioè, più o meno… Una buona illustrazione del concetto è l’arrivo sui mercati arabi – sul modello del vaping occidentale – di nuovi “e-narghilè” che permettono non solo di “fumare” senza tabacco, ma di sfidare in maniera divertente i divieti dei benpensanti.

I nuovi apparecchi non sono interessanti da vedere. Somigliano molto ai convenzionali aggeggi da vaping, solo un po’ più grandi per ospitare un piccolo serbatoio d’acqua, a volte “di rose”. Pertanto, abbiamo preferito illustrare (sopra) la nota con un tradizionale – e più attraente – narghilè “da viaggio”.

Come l’Occidente ha dichiarato guerra al fumo, anche i paesi islamici decideranno eventualmente cosa intendono fare al riguardo. Resterà – senza scendere nell’appassionante tema della depilazione maschile, fortemente raccomandato dal Corano – l’altra grande questione sociale del momento nei paesi arabi: i tatuaggi. Qui il Profeta ha invece parlato chiaro – interferiscono con la volontà di Allah su come dovrebbe essere tenuto il corpo umano, non si hanno da fare – ma pare che il divieto non “attacchi” più come una volta…

(di James Hansen)