Eliminati due ceppi su tre di polio, è battaglia finale

Vaccinazioni all'ospedale Annunziata di Napoli.
Vaccinazioni all'ospedale Annunziata di Napoli. ANSA/CESARE ABBATE

ROMA. – La lunga e spesso accidentata strada verso l’eradicazione della polio, iniziata nel 1988 quando la malattia paralizzava in tutto il mondo dieci bambini ogni 15 minuti, ha raggiunto una nuova pietra miliare con l’annuncio ufficiale da parte dell’Oms dell’eradicazione del secondo ceppo del virus.

Ora, sottolinea l’Organizzazione, ne manca solo uno prima di dichiarare ufficialmente sconfitta la malattia. Dal punto di vista dei sintomi, sottolinea il comunicato diffuso in coincidenza con il World Polio Day che si celebra il 24 ottobre, i tre ceppi sono identici, ma le differenze genetiche e virologiche li fanno comportare come tre virus separati, da combattere singolarmente.

La certificazione ufficiale della commissione indipendente istituita dall’Oms è arrivata dopo che l’ultimo caso di polio da ceppo 3 è stato identificato in Nigeria nel 2012, mentre la dichiarazione per il ceppo 2 era arrivata nel 2015, e si basa su un’attenta analisi dei dati della rete globale di sorveglianza contro la malattia.

Ora resta solo il tipo 1, che è endemico solo in Afghanistan e Pakistan e di cui sono stati registrati 88 casi dall’inizio dell’anno nei due paesi. A questi si aggiungono 95 casi della malattia dovuti al ceppo derivato da una mutazione di quello usato nel vaccino in uso nei paesi più a rischio, che è diverso da quello inoculato in quelli occidentali che invece non ha questo problema, che colpisce solo individui non vaccinati in aree in cui la copertura è bassa.

“Questo traguardo è una pietra miliare per la salute globale – ha commentato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Oms -. Rimaniamo fortemente impegnati per assicurare che tutte le risorse necessarie siano messe in campo per eradicare tutti i ceppi, e raccomandiamo a tutti gli altri partner di continuare gli sforzi fino al successo finale”.

L”ultimo miglio’ prima dell’eradicazione definitiva, ha sottolineato David Salisbury, che presiede la commissione, sembra sempre più a portata di mano. “L’eradicazione del tipo 3 è un risultato significativo, che dovrebbe darci la motivazione per il passo finale – ha affermato durante la celebrazione dell’evento a Ginevra -. Abbiamo anche buone notizie dal’Africa, dove il tipo 1 non è stato trovato in nessuna area dal 2016”.

Ogni anno, spiega l’Oms, 450 milioni di bambini in 70 paesi del mondo ricevono la vaccinazione antipolio, che però in alcune zone, ad esempio proprio al confine tra Afghanistan e Pakistan, è minata da continui attacchi agli operatori. Se non si avrà successo nell’ultimo sforzo, ammonisce il direttore della Global Polio Eradication Initiative Michael Zaffran, si rischia di perdere i successi avuti finora.

“Sappiamo da modelli matematici che se falliamo ora potremmo avere un ritorno della polio in tutto il mondo, e in dieci anni potremmo vedere di nuovo 200mila bambini paralizzati ogni anno”.

L’Italia, ricorda l’Istituto Superiore di Sanità – e tutta la Regione Oms Europa è stata definita dal 2001 una Regione polio free. Nel nostro Paese la vaccinazione antipolio è obbligatoria dal 1966 e l’ultimo caso endemico di poliomelite si è verificato nel 1982.

“Non dobbiamo mai dimenticare che negli anni Sessanta prima dell’introduzione delle campagne di vaccinazione – ricorda il Prof. Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – la poliomielite colpiva migliaia di bambini anche in Italia e in tutti i Paesi industrializzati. A sconfiggere questo flagello è stata solo la vaccinazione di massa grazie alla quale la malattia è progressivamente diminuita fino a quasi scomparire e ancora oggi la vaccinazione resta l’unica protezione reale se vogliamo restare un paese come dice l’OMS polio free”.

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