Leonardo: torna a Firenze la sua unica firma conosciuta

Il dipinto "La Vergine delle Rocce".
Il dipinto "La Vergine delle Rocce". (ANSA)

MILANO. – L’unica firma a oggi conosciuta di Leonardo da Vinci, posta in calce al contratto per la realizzazione del dipinto “La Vergine delle Rocce” – oggi esposto al Museo del Louvre -, ha lasciato l’Archivio di Stato di Milano, per raggiungere l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

“Già ci manca – dice il Direttore dell’archivio, Benedetto Luigi Compagnoni- ma lo scopo è nobile: sottoporre il contratto a indagini diagnostiche sullo stato di salute, per procedere poi a un restauro digitale del documento, che renderà leggibile a occhio nudo anche la parte attualmente interpretabile solo con l’ausilio della lampada di Wood”.

Il documento per la realizzazione de “La Vergine delle Rocce” è stato già restaurato nel 2010, in quanto presentava danni dovuti all’umidità, che aveva indebolito il supporto cartaceo e dilatato in parte la traccia grafica. Ma non totalmente.

Oggi la porzione mancante risulta leggibile solo tramite l’utilizzo della lampada di Wood (sorgente luminosa che emette radiazioni elettromagnetiche prevalentemente nella gamma degli ultravioletti). Ma presto, con il restauro digitale, finanziato da Fastweb, sarà possibile leggere a occhio nudo l’intero atto notarile, rogato dal notaio milanese Antonio De Capitani.

Il contratto per il dipinto, datato 25 aprile 1483, è stipulato tra la Scuola della Concezione, posta nella chiesa di San Francesco Grande a Milano, l’Ordine dei frati Minori, e gli artisti Leonardo da Vinci e i fratelli De Predis. Nel contratto si stabilisce che l’opera debba essere ultimata l’8 dicembre 1484 in occasione della festa dell’Immacolata, per un compenso complessivo di 800 lire; i fratelli De Predis e Leonardo devono anche provvedere alle materie prime e all’oro a proprie spese.

Accettando le condizioni, Leonardo scrive: “Io Lionardo da Vinci in testimonio ut supra subscripsi”. L’atto notarile rimarrà a Firenze fino alla fine di novembre, quando rientrerà a Milano per trovare posto all’interno della mostra “Nero su bianco. Carte d’Archivio raccontano Leonardo”, organizzata dall’Archivio e visitabile nei primi mesi del 2020.

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