Juul sospende in Usa la vendita delle e-cigarette alla menta

Pernsona fumando una e-cig
Sospesa la vendita di e-cig alla menta in Usa.

WASHINGTON. – Juul, il colosso californiano delle e-cigarette, sospende in America la vendita di uno dei suoi prodotti più popolari, quello aromatizzato alla menta. Il mese scorso l’azienda di San Francisco aveva fermato anche altri prodotti al gusto di mango, crema, frutta e cetriolo, mentre rimangono in commercio quelli al mentolo e al tabacco.

La decisione è stata presa alla luce di alcuni recenti studi che confermano l’enorme diffusione di questi prodotti tra i teenager americani, fonte di grande preoccupazione per le autorità federali che si apprestano ad agire. Nei prossimi giorni è infatti atteso un divieto temporaneo sulle e-cigarette aromatizzate da parte dell’amministrazione Trump.

“Questi risultati sono inaccettabili – ha affermato il Ceo di Juul, K.C. Crosthwaite riferendosi ai dati sull’uso delle sigarette elettroniche da parte di minori – e per questo dobbiamo resettare la situazione e conquistare la fiducia della società lavorando in collaborazione con le autorità”.

Il manager sottolinea quindi come l’azienda sosterrà le regole che saranno emanate prossimamente dalla Food and Drug Administration. Lo stop alla vendita dei prodotti alla menta non riguarderà le attività del mercato italiano. L’azienda continuerà a fornire i propri prodotti, in Italia e nel resto del mondo, come alternativa al fumo.

Al contempo, Juul Labs spiega che continuerà “a sviluppare e fornire evidenze scientifiche per supportare l’utilizzo di prodotti aromatizzati, con la convinzione che questi ricoprano un ruolo significativo nell’aiutare i fumatori adulti ad allontanarsi dalle sigarette tradizionali. Ciò insieme alle misure più rigorose per combattere la diffusione tra i giovani”.

L’allarme in America per l’utilizzo delle sigarette elettroniche è elevatissimo, anche per l’epidemia polmonare chiamata Evali (E-cigarette or Vaping product Associated Lung Injury) che si pensa sia legata allo ‘svapare’ e che finora ha provocato almeno 37 morti in tutto il Paese, con le autorità sanitarie federali che parlano di circa 1.500 casi.

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