Mancini: “Balotelli torna solo se lo merita”

Roberto Mancini e Mario Balotelli in un'immagine d'archivio.

FIRENZE.  – Già qualificata ma non per questa sazia: l’Italia di Roberto Mancini torna in pista per le ultime gare della stagione, venerdì in trasferta con la Bosnia, lunedì a Palermo con l’Armenia.

Impegni che serviranno al ct non solo per allungare la striscia di successi (9 di fila) ed essere sicuri del ruolo di testa di serie nel girone A dell’Europeo (bastano comunque 2 punti), ma anche per capire dove migliorare e chi tra giovani e meno potrà aggregarsi al gruppo già deciso per l’appuntamento del 2020.

Al momento non sembra esserci posto per Mario Balotelli al di là di quanto auspicato giorni fa dal presidente federale Gravina dopo il caso dei cori razzisti a Verona: a livello di immagine non gli sarebbe dispiaciuto il ritorno in azzurro dell’attaccante del Brescia.

Ma per Mancini dietro alle convocazioni devono esserci solo motivazioni tecniche: ”Posso capire il presidente ma un giocatore debe venire qui perché lo merita, non per il colore della pelle, a Mario voglio bene, l’ho fatto giocare ragazzino e ha ancora un’età per fare molto. Lui può tornare perché sta facendo bene e può essere utile alla Nazionale. Per il resto il calcio e lo sport in generale devono unire e non distruggere quanto di buono hanno solo per colpa di poche persone, non esiste che nel 2020 ancora si parli del colore della pelle pur non essendo cosa semplice far cambiare atteggiamento a certa gente”.

Intanto apre a Kean (”Deve ancora scontare un turno di squalifica ma fa parte del gruppo, spero che torni a giocare con continuità nell’Everton”) e si tiene stretto Florenzi malgrado la panchina che sta facendo alla Roma con Fonseca.

”Per me non è un problema, lui può fare tanti ruoli e poi adesso è arrivato riposato – ha sorriso Mancini – Quanto a Zaniolo più gioca e meglio è, deve ancora crescere e conquistare tutto”.

Non lo preoccupa neppure il momento delicato che per vari motivi stanno vivendo i vari Insigne, Bernardeschi, Chiesa: ”Intanto giocano tutti e già questo è positivo. Magari non saranno al top ma quando vengono qui fanno sempre bene”.

Queste ultime due gare gli serviranno anche per valutare i giovani che si stanno mettendo in mostra: da Tonali tolto all’Under 21 per il forfait di Verratti agli ultimi arrivati, il bolognese Orsolini, il viola Castrovilli e il bresciano Cistana.

”Fare stage di poche ore non serve, meglio valutarli da vicino come avverrà in questi giorni e come sarà prossimamente anche per altri giovani, bisogna guardare anche oltre l’Europeo”.

Riguardo l’attacco il ct ha confermato che continuerà l’alternanza Immobile-Belotti pur non escludendo in futuro di utilizzarli pure assieme.

”Potrebbe succedere pur essendo giocatori simili ma per ora si prosegue col 4-3-3. Gli avversari ci studiano per preparare le contromisure? Fa piacere e non mi preoccupa, pure di Garrincha dicevano che faceva sempre la stessa finta ma poi non lo prendevano mai. Speriamo di essere come lui – ha sorriso Mancini – anche se per l’Europeo proveremo anche delle alternative di gioco”.