Spagna, fumata bianca: accordo per la governabilità tra Sánchez e Iglesias

L'abbraccio tra Pedro Sánchez e Pabrlo Iglesias

MADRID – Raggiunto l’accordo di governabilità tra il Pedro Sánchez e Pablo Iglesias. I due leader, stando ad indiscrezioni, avrebbero dato il via alla ronda di conversazione immediatamente dopo conosciuto l’esito delle elezioni. Non sono stati ancora resi noti i dettagli dell’accordo, ufficializzato con un abbraccio tra il presidente del Governo e l’esponente di Podemos. Si sa, comunque, che a Pablo Iglesias sarebbe stata offerta una vicepresidenza; offerta che avrebbe accettato.

L’accordo tra Psoe e Podemos, comunque, non assicura un governo progressista. Neanche lo assicura il sostegno di Más País, il partito di Iñigo Errejón, e del PNV. Il nuovo governo avrà bisogno del sì di PRC, BNG e Teruel Existe e l’astensione di ERC e Bildu. Insomma, dovrà necessariamente trovare un punto d’incontro con l’arcipelago di partiti indipendentisti. Proprio quello che, forzando nuove elezioni, Pedro Sánchez voleva evitare. E ci potrebbe ancora riuscire, ma dovrebbe convincere, cosa poco probabile, al “Partido Popular” di Pablo Casado e i 10 deputati di Ciudadanos, movimento orfano di leader per il momento, ad astenersi.

Stando sempre a indiscrezioni, Psoe e Podemos si impegnerebbero nella ricerca di una soluzione alle aspirazioni indipendentiste della Catalogna, che era il grosso ostacolo ad un accordo tra Sánchez e Iglesias, ma dentro i stretti limiti stabiliti dalla Costituzione. Come più volte ha affermato Sánchez: “Dentro della Costituzione, tutto; fuori dalla Costituzione nulla”.

Pedro Sánchez, quindi, accetterebbe una maggiore autonomia della Catalogna e di altre regioni, ma non l’assurda richiesta di secessione mossa dalle frange più radicali del movimento indipendentista.

Redazione Madrid

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