“Circo Spagna”, Luis Enrique torna ct ma è polemica

Luis Enrique (S) abbraccia a Luis Rubiales (D), presidente della Federcalcio spagnola. (Diario AS)

ROMA. – Luis Enrique è pronto a tornare sulla panchina della Nazionale spagnola, come annunciato da un altro Luis, Rubiales, presidente della Rfef (la Federcalcio spagnola, ndr), ma il ct ad interim Robert Moreno si ribella.

E così, pochi giorni dopo la conquista della qualificazione alla fase finale di Euro 2020, è scoppiato il caos attorno alla panchina della “Roja”. Al punto che Marca definisce un “circo” tutta la vicenda, ponendo l’accento sui tempi (“sbagliati”) e i modi (“poco corretti”) di dare il benservito al ct che ha proseguito il lavoro avviato da “Lucho”.

La notizia che la panchina spagnola sarebbe tornata nella disponibilità di Luis Enrique era nell’aria e si è diffusa ieri sera, prima della vittoria sulla Romania per 5-0; in breve ha fatto il giro del mondo, urtando non poco Moreno, che ha sempre precisato che il suo predecessore poteva tornare sulla “propia” panchina quando lo avesse voluto.

Moreno, però, secondo la stampa spagnola, non condividerebbe il metodo utilizzato dal presidente della Federcalcio che lo avrebbe tenuto all’oscuro di tutto, a cominciare dai colloqui intercorsi con Luis Enrique, costretto a lasciare la panchina a causa del dramma che ha sconvolto la sua famiglia, culminato nella morte della figlia.

Non solo la stampa, ma anche ex calciatori e tecnici della “Roja” hanno contestato la decisione di Rubiales, paragonando questa vicenda kafkiana a quanto avvenuto nel giugno 2018, alla vigilia del Mondiale in Russia quando, dopo avere appreso dell’accordo raggiunto dall’allora ct Lopetegui con il Real Madrid, Rubiales aveva optato per il licenziamento del tecnico, affidando la squadra a Fernando Hierro.

L’avventura nel Mondiale russo, nata sotto i peggiori auspici, si concluse con largo anticipo.

“Voglio ringraziare Robert Moreno per il lavoro svolto – ha detto Rubiales, in conferenza stampa -. ha fatto bene e siamo contenti di questo. É stato chiaro fin dall’inizio che, quando si sarebbe sentito pronto di tornare, Luis Enrique sarebbe tornato a occupare la panchina della Nazionale. Io l’ho sempre detto, sono stato onesto con tutti, nessuno escluso.”

“Nessuno – ha aggiunto- può dire di essersi sentito prendere in giro. Ho parlato con Luis tre volte, da quando è scomparsa sua figlia: il 29 agosto gli ho fatto le condoglianze, ci siamo poi visti alla fine del mese scorso e ieri ci siamo sentiti al telefono. Abbiamo deciso di non dire nulla fino a quando la squadra non avesse raggiunto la qualificazione all’Europeo”.

Rubiales ha chiuso con una frase inequivocabile una vicenda che continuerà a far discutere: “Questo progetto nasce con Luis Enrique e durerà fino al Mondiale in Qatar nel 2022. Siamo stati trasparenti e leali con tutti”.

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