Droga: allarme Fentanyl in Italia, dopo ‘epidemia’ Usa

Stop Fentanyl
Stop Fentanyl

ROMA. – Negli Stati Uniti è considerata una vera e propria epidemia, che sarà responsabile in tutto il 2019 di 90mila morti per overdose. E ora anche in Italia è allarme Fentanyl, l’oppiaceo sintetico 100 volte più potente della morfina e 50 più dell’eroina. Dall’1 agosto al 20 novembre si sono registrate in Italia 55 casi di overdose ‘fauste’ e 76 con decesso; i casi aumentano, avverte Elisabetta Simeoni, del Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio.

Il punto su droghe sintetiche e nuove sostanze psicoattive è stato fatto in un workshop organizzato propria dal Dpa e dalla Direzione centrale antidroga del Dipartimento della pubblica sicurezza. Il basso costo (una dose si può comprare con 10 euro), la minima quantità di sostanza necessaria (pochi microgrammi), il forte effetto, sono le cause della diffusione del Fentanyl, nato come farmaco antidolorifico.

Viene usato anche per ‘tagliare’ l’eroina. E più che essere venduto nelle tradizionali piazze di spaccio, l’oppiaceo da laboratorio viene ordinato sul dark web o anche tranquillamente on line e viene recapitato a casa via posta, senza particolari rischi visto che bastano poche ‘briciole’ di prodotto che sono facilmente occultabili in una busta o un pacco.

E’ la Cina uno dei principali Paesi produttori; dai laboratori asiatici la droga arriva poi sui mercati americano ed europeo. Nel febbraio scorso un 44enne è stato arrestato a Cinisello Balsamo (Milano) dai carabinieri perchè destinatario di plichi contenenti l’oppioide ordinati sul dark web e spediti dal Canada.

Il primo alert di Interpol sul Fentanyl, ricorda il direttore centrale per i servizi antidroga del Dipartimento di pubblica sicurezza, Giuseppe Cucchiara, “risale al 2017. Il mercato italiano è dominato dalle droghe tradizionali e dunque gli oppiacei sintetici sono ancora una quota residuale, ma l’attenzione è massima perchè anche l’eroina si affacciò da noi con qualche anno di ritardo rispetto ad altri Paesi. Non siamo all’emergenza ma dobbiamo attrezzarci”.

Nel 2018 ci sono state le prime due comunicazioni del Sistema nazionale di allerta precoce sui primi due decessi in Italia causati dai famigerati omologhi di sintesi del Fentanyl. Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho segnala che il mercato delle nuove sostanze psicoattive attrae soprattutto i giovani: “la repressione non può essere l’unica soluzione, serve il contributo di famiglia e scuola”.

Concetto ribadito dal capo della polizia Franco Gabrielli: “a noi – sottolinea – spetta intercettare i traffici di droga, disarticolare le organizzazioni criminali che li gestiscono, ma il consumo è un fenomeno mercantile con alte domanda ed offerta. Bisogna lavorare sulla prevenzione, facendo rete con agenzie educative, sanità, società civile, Terzo settore”.

(di Massimo Nesticò/ANSA)

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