Antonella Sottero, la leader tenace di Ferrero Ibérica

BARCELLONA – Il Gruppo Ferrero, una delle realtà più importanti dell’economia italiana dell’ultimo secolo, vanta una storia di successi giunta, oggi, alla terza generazione.

Siamo negli anni Quaranta quando Piera e Pietro Ferrero, genitori di Michele, trasformano la loro pasticceria in un’azienda internazionale, diventando la prima famiglia in Italia, durante gli anni del dopoguerra, ad aprire stabilimenti e sedi operative all’estero nel settore dolciario. Questo primo successo si deve non solo ai prodotti creati da Pietro e da suo figlio Michele, allora giovanissimo, ma anche alla efficiente rete di vendita organizzata da Giovanni, fratello di Pietro, mancato nel 1949.

Nel 1956 viene inaugurato un grande stabilimento di produzione in Germania e, subito dopo, un secondo in Francia. È il preludio di una rapida espansione di Ferrero in Europa, con l’apertura di sedi in Belgio, Paesi Bassi, Austria, Svizzera, Svezia, Regno Unito, Irlanda e Spagna. Nei decenni successivi il gruppo diventa globale, espandendosi anche in Nord e Sud America, nel Sud-Est Asiatico, in Europa orientale, Africa, Australia e, più recentemente, in Turchia, Messico e Cina.

Nel 2015, Ferrero inaugura una nuova epoca attraverso due importanti acquisizioni: a marzo ottiene il via libera per iniziare il processo di integrazione di Oltan, ora Ferrero Findik, l’operatore leader in Turchia nel mercato della fornitura, lavorazione e vendita di nocciole. La seconda acquisizione, che risale invece all’agosto dello stesso anno, è Thorntons, l’azienda dolciaria specializzata in prodotti a base di cioccolato, fondata nel 1911 nel Regno Unito.

Ulteriori ampliamenti sono seguiti negli anni recenti e Ferrero è oggi tra le prime aziende al mondo, non solo per la sua traiettoria finanziaria in costante crescita ma anche per le importanti iniziative di responsabilità sociale promosse dal gruppo: tra queste, il supporto alle comunità locali, la promozione di stili di vita attivi tra le giovani generazioni, il forte impegno verso pratiche agricole sostenibili e l’attenzione all’ambiente.

Una delle filiali storiche del gruppo è Ferrero Ibérica. Sbarcata nella penisola nel 1988, la compagnia ha iniziato la distribuzione dei propri prodotti in Spagna e Portogallo, stabilendo una piccola sede a Barcellona che, inizialmente, contava solo 5 dipendenti. Oggi, a distanza di oltre trent’anni, il personale supera le 170 unità ed il fatturato ha registrato un forte incremento fino a sfiorare, nel 2018, i 250 milioni di euro. Una bellissima favola italiana al cui timone, da circa tre anni, si trova una grande leader. 

Antonella Sottero si è laureata in Economia, con il massimo dei voti, presso l’Università di Torino e per tutta la sua carriera è stata legata professionalmente alla famiglia Ferrero, con la quale lavora fianco a fianco fin dal 1989. In questi anni, ha ricoperto posizioni di responsabilità in diversi dipartimenti del gruppo ed ha diretto vari progetti internazionali.

– Il fatto di aver sviluppato tutta la mia carriera professionale all’interno del Gruppo Ferrero – ci rivela – è per me motivo di orgoglio. Ancor più perché sono nata ad Alba, in Piemonte, lo stesso luogo dove nel 1946 è nata la Ferrero.

E prosegue:

– Ho cominciato nel marketing, che era la mia grande passione, ma ho poi avuto la possibilità di accrescere le mie competenze e le mie responsabilità lavorando in dipartimenti diversi e in paesi diversi. In questi trent’anni ho gestito progetti di ricerca e sviluppo, di trade marketing e di CSR e ciò mi ha consentito di approdare alla Direzione Generale, cioè ad avere la responsabilità gestionale di alcuni paesi. Ho lavorato e vissuto in Italia, in Germania,  in Lussemburgo, a Praga – dove ero la Direttrice generale di Ferrero Ceska, cioè di Repubblica Ceca e Slovacchia – e, dal 2017, sono a Barcellona come Direttrice Generale di Ferrero Ibérica. Di nuovo due paesi, però un po’ più mediterranei: Spagna e Portogallo.

Siamo curiosi di sapere quali differenze ha notato tra tutte queste realtà.

– Le differenze di tipo culturale ed organizzativo sono importanti. Mentalità e modi di procedere più strutturati ed organizzati, rispetto a realtà dove la “creatività” e la passionalità prevalgono nell’organizzazione. Pur trattandosi di paesi così diversi, direi comunque che in tutti assistiamo ad una importante evoluzione del consumatore, sempre più attento ed esigente.

Le chiediamo dove si è trovata meglio.

– Non ho una particolare preferenza. In tutti i paesi dove ho lavorato, ho arricchito le mie conoscenze e le mie esperienze, cercando  di adattarmi alla realtà del momento.

In questi tre decenni, Antonella Sottero è stata testimone di molti cambiamenti. Ce li racconta, entusiasta:

– Il mercato in generale si è evoluto in linea con la domanda del consumatore. Un consumatore sempre più esigente e attento che richiede una offerta di prodotti di qualità, dove il piacere ludico tipico della nostra categoria continua a giocare un ruolo molto importante. La Ferrero, che da sempre ha focalizzato la propria attività nel soddisfare le esigenze e richieste del consumatore, ha creato una serie di prodotti che sono diventati autentiche icone a livello mondiale, grazie proprio alla qualità e alla  unicità, che rappresentano un segno distintivo rispetto alla concorrenza. Prova di questo è la posizione che il Gruppo Ferrero occupa sul mercato, dove oggi è un referente a livello mondiale. Tutto questo senza perdere l’essenza  dei valori tipici di un’azienda famigliare, che ha saputo evolversi e modernizzarsi in linea con le tendenze del mercato.

Per anni è anche stata coinvolta, in prima persona, nel progetto filantropico “Michele Ferrero”. 

– Lo spirito filantropico e imprenditoriale del Gruppo, fin dalle sue origini ha ispirato la nascita delle Imprese Sociali Ferrero, ideate circa dieci anni fa da parte di Michele Ferrero, inizialmente in Camerun e, successivamente, in Sudafrica e in India. Il progetto – spiega – è costituito da aziende commerciali a tutti gli effetti, il cui obiettivo è il raggiungimento di un beneficio economico. Tuttavia, esse operano basandosi su uno “spirito sociale”, in quanto creano posti di lavoro nelle zone più povere di alcuni paesi emergenti. In più, sviluppano progetti e iniziative di carattere sociale e umanitario con l’obiettivo di salvaguardare la salute, l’educazione e lo sviluppo sociale dei bambini e adolescenti in questi paesi. Le imprese sociali Ferrero – chiarisce – sono state ribattezzate “Progetto Imprenditoriale Michele Ferrero” in memoria di colui che ne è stato, fin dall’inizio, il promotore.  Ho partecipato attivamente nella fase iniziale del progetto filantropico “Michele Ferrero”, dove ho collaborato affinché questa iniziativa diventasse una realtà. Avendo successivamente avuto altri incarichi, non ho più avuto una partecipazione attiva in questo progetto.

E continua, sottolineando con orgoglio i valori che, a suo avviso, contraddistinguono il marchio Ferrero rispetto ad altri: 

– Il segreto del nostro successo è il risultato di una combinazione nella quale convivono i valori della nostra azienda con il nostro modello di business. Questo modello, da noi denominato Triple win, è un modello strategico che punta alla soddisfazione dei nostri consumatori ed alla creazione di valore, cioè ad una crescita dei nostri partner commerciali e alla crescita, ovviamente, della nostra azienda. Il modello si appoggia, per cosi dire, sui valori etici del Gruppo. L’integrazione tra il modello di business e valori come l’imprenditorialità, la qualità, la lealtà ed il rispetto e la responsabilità di tutti i collaboratori dell’azienda, sono per noi elementi indissolubili e chiaramente differenzianti.

Da queste parole emerge una figura esemplare, di grande carattere ma sensibile allo stesso tempo, che ha saputo coniugare perfettamente la carriera professionale con l’impegno sociale. Persone del calibro di Antonella Sottero costituiscono un patrimonio prezioso per la nostra società. Una magnifica fonte di ispirazione e di energia positiva, che incarna in pieno l’immagine della donna contemporanea: coraggiosa e indipendente. Un’abile imprenditrice, che non smette mai di guardare al futuro.

– Il mio desiderio è continuare a crescere, sia come persona che professionalmente, nel Gruppo Ferrero. In questo momento mi trovo davanti ad una sfida molto importante: sviluppare la Ferrero in Spagna e Portogallo, portando il team a consolidarne la presenza nel territorio di mia responsabilità e creando un modello di riferimento sul mercato.

È una prova impegnativa ma – ne siamo certi – con la passione e la tenacia che l’hanno sempre contraddistinta, Antonella riuscirà ancora una volta a centrare il suo obiettivo con successo.

Stefania Del Monte (Redazione Madrid)