Mamme più attente, ma bimbi in macchina sul seggiolino slacciato

Una madre allaccia la cintura del seggiolino al suo bambino in macchina. (Avvenire)
Una madre allaccia la cintura del seggiolino al suo bambino in macchina. (Avvenire)

ROMA. – Mamme più consapevoli, evitano il fumo in gravidanza ma restano ancora da promuovere l’allattamento e la prevenzione delle malformazioni congenite. E ben il 34% dei bambini dopo il primo anno di vita viene spesso non allacciato al seggiolini dell’auto.

Sono questi alcuni tra i primi risultati del Sistema di sorveglianza sui determinanti di salute nella prima infanzia, coordinato dall’Iss, a cui partecipano 11 regioni, promosso e finanziato dal ministero della Salute, e illustrato oggi nel corso del convegno dedicato a questa Sorveglianza.

Lo studio ha coinvolto circa 30.000 mamme intercettate nei centri vaccinali tra dicembre 2018 ed aprile 2019. Angela Spinelli, Direttrice del Centro Nazionale Prevenzione delle Malattie e Promozione della Salute dell’Iss spiega che la nuova Sorveglianza mostra ampia variabilità nei comportamenti e ampio margine di miglioramento.

I risultati, se evidenziano che ormai molti genitori hanno compreso l’importanza di mettere a dormire i neonati a pancia in su ed è diminuita la percentuale di mamme che non allattano, mettono anche in risalto che ancora solo una mamma su 4 allatta il proprio bambino in maniera esclusiva a 4-5 mesi di vita e ancora molte non assumono l’acido folico prima dell’inizio della gravidanza”.

In base ai dati dello studio, la quasi totalità (93,8%) delle mamme riferisce di non aver fumato in gravidanza, la maggioranza (64%) mette a dormire il proprio bambino a pancia in su nel rispetto di quanto raccomandato per prevenire la morte improvvisa in culla e l’80,5% intende vaccinare i propri figli ricorrendo sia alle vaccinazioni obbligatorie che a quelle raccomandate.

Risulta invece alta la percentuale di bambini potenzialmente esposti a fumo passivo (41,9%). Quasi tutte le mamme (97,3%) hanno assunto acido folico in occasione della gravidanza, ma poche (21,7%) lo hanno fatto in maniera appropriata iniziandolo almeno un mese prima del concepimento.

Troppo pochi i bambini allattati in maniera esclusiva per il tempo raccomandato dall’Oms: appena il 23,6% a 4-5 mesi di età. Un bambino su dieci risulta inoltre non essere mai stato allattato. Circa il 15% delle mamme di bambini con meno di 6 mesi riferisce di avere difficoltà nel farli stare seduti e allacciati al seggiolino, quota che sale al 34,2% sopra l’anno di età; troppi, infine, i bambini che passano del tempo davanti a uno schermo già a partire dai primi mesi di vita: il 34,3% dei piccoli sotto ai 6 mesi e ben il 76,4% dei bambini oltre l’anno di età.

Il ministero della Salute è “attento a questa delicatissima fase della vita delle future generazioni”, ha affermato il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa. “Devono sapere – afferma – che è fondamentale leggere regolarmente al bambino fin dai primi mesi di vita, così come devono regolare l’esposizione dei propri figli a TV, computer, tablet o telefono cellulare”.

Su numerosi aspetti, sottolinea, “occorrerà studiare forme e linguaggi per far comprendere alle future madri quanto questa delicatissima fase, che va dal concepimento al compimento dei due anni, possa determinare in larga parte gli anni della maggiore età e della maturità”.