Salvini lancia la sfida per Roma: “So che vinceremo”

Il segretario della Lega Matteo Salvini durante il programma tv Mediaset Maurizio Costanzo Show condotto da Maurizio Costanzo
Il segretario della Lega Matteo Salvini durante il programma tv Mediaset Maurizio Costanzo Show condotto da Maurizio Costanzo, Roma, 26 novembre 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – “Ormai è chiaro che qui a Roma vinceremo le prossime elezioni: perché noi della Lega? Perchè gli altri li avete provati tutti e hanno fallito”. Matteo Salvini, acclamato dalle centinaia di sostenitori stipati nel teatro Italia, pregusta giù la conquista del Campidoglio e della Pisana, la sede della Regione Lazio, chiudendo una kermesse dal titolo esplicito “Roma torna Capitale”.

Noncurante del fatto che si voterà tra molti mesi, l’ex ministro dell’Interno pare lanciare un monito implicito agli alleati di centrodestra: la Lega ha le personalità “oneste e competenti” per risollevare le sorti di una città e una Regione che, a giudizio del partito verde, sono malgovernate “dagli incapaci”, Virginia Raggi e Nicola Zingaretti, ribattezzato “il duo sciagura”.

Com’è noto anche Fratelli d’Italia guarda a queste due competizioni con grande attenzione, tuttavia la partecipazione molto applaudita dell’ex ministro Giulio Bongiorno e l’ex sottosegretario Claudio Durigon sono sembrate due ‘endorsement’ rispettivamente per la poltrona di Sindaco e di Presidente del Lazio.

Una manifestazione convocata per elencare “le nefandezze” della gestione del Campidoglio. La linea di attacco della Lega è denunciare le emergenze nel settore della Sanità, in carico al segretario dem. Quindi mostrare la drammatica situazione dei rifiuti, e dei trasporti pubblici, in modo da demolire la gestione Raggi.

Tre video, prodotti dalla Lega, in cui si sono viste le montagne di immondizie abbandonate sulle strade, quindi i bus incendiati, le fermate del metro chiuse e le scale mobili inutilizzabili. Un altro video dedicato alla criminalità organizzata, con riferimenti al clan Spada, le aggressioni alle forze dell’ordine e la tragedia di San Lorenzo in mano agli spacciatori.

Anche i vari esponenti della Lega intervenuti prima del segretario hanno battuto su questi punti. In apertura, Carlo Durigon mette in evidenza le difficoltà della sanità laziale. “Basta anche con Mister ‘non fa niente’, Zingaretti”, esclama Durigon, presentando un audio in cui si sentono diverse telefonate di chi tenta di prenotare una tac e esami vari ma ottiene appuntamenti molto avanti nel tempo, addirittura dopo anni.

Quindi l’ex ministro Giulia Bongiorno racconta la sua personale odissea nella burocrazia comunale per avere rinnovata una carta d’identità. “A Roma – urla tra gli applausi – servono regole, rigore e tanto coraggio”. Il dossier rifiuti è invece al centro dell’intervento di Barbara Saltamartini: “Roma purtroppo è ormai diventata una discarica a cielo aperto e i responsabili di tutto ciò hanno un nome e cognome: Raggi e Zingaretti”.

Infine, l’appello alla lotta, tanto breve quanto applaudito dell’europarlamentare Antonio Rinaldi: “Riprendiamoci Roma, l’Italia. Questa città è casa nostra, riprendiamoci le chiavi di casa nostra. La Lega – conclude – è l’unico partito che sta tra il popolo, perché la sovranità appartiene al popolo”.

(di Marcello Campo/ANSA)

 

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