Messi sul tetto del mondo, sesta volta Pallone d’oro

Lionel Messi con i suoi sei Palloni d'oro.
Lionel Messi con i suoi sei Palloni d'oro. EPA/YOAN VALAT

PARIGI. – Sul tetto del mondo, più solo che mai: Lionel Messi, a 32 anni, è arrivato stasera dove molto difficilmente qualcuno potrà raggiungerlo, 6 volte Pallone d’oro. Irraggiungibile ormai anche per Cristiano Ronaldo, 34 anni, che lo ha vinto 5 volte e stavolta è arrivato terzo, preferendo poi non assistere alla cerimonia di Parigi che ha consacrato il suo rivale di sempre.

In smoking, accompagnato dalla moglie Antonella e dai 3 figli, ma anche da tutti i compagni di squadra, Messi ha ricordato la sera di 10 anni fa, “quando venni a Parigi per il mio primo Pallone d’oro. Tutto il resto era impensabile”, ha detto, invitando tutti a “non smettere mai di sognare”, a “lavorare e migliorarsi”.

Poi si è fatto serio: “ho ancora qualche anno, poi dovrò abbandonare il calcio e sarà difficile, il tempo passa molto velocemente”.

Non era andata così, però, negli ultimi 4 anni, per Leo Messi, un periodo durante il quale non era più salito sul gradino più alto del podio del Pallone d’oro e che deve essergli sembrato interminabile. Dopo quel 2015 in cui aveva trionfato per la quinta volta, era stato Cristiano Ronaldo a portare a casa il trofeo per due anni di seguito, poi era toccato a Luka Modric interrompere il duopolio.

E proprio l’anno scorso era stata l’edizione peggiore dal 2006 per la “Pulce”, che era arrivato soltanto quinto. Quest’anno, il Barcellona è stato quasi soltanto Messi e il suo piede sinistro: miglior cannoniere europeo con 36 reti pur fermandosi alle semifinali in Champions. Ha vinto la Liga e si è aggiudicato qualche settimana fa il premio Fifa The Best per il miglior giocatore.

Mercoledì scorso ha toccato quota 700 partite giocate con i colori del Barca e oggi ha messo in fila dietro di lui – anche per l’effetto della dispersione dei voti dei 180 giornalisti giurati – i giovani irrefrenabili del Liverpool, trionfatori in Champions; Van Dijk, Mané, Mohamed Salah e il portiere Alisson, vincitore anche della prima edizione del “Premio Jascin”.

Se CR7 ha preferito il Gran Gala del calcio a Milano, il palcoscenico del teatro Chatelet a Parigi è stato pieno di stelle mondiali ed ex campioni, a cominciare dal “padrone di casa”, Didier Drogba, presentatore dello show. Con lui, tutti i giocatori del Liverpool e del Barcellona, oltre a Mbappé, che ha consegnato all’olandese della Juventus, Matthijs de Ligt, il premio come miglior calciatore under 21, che l’anno scorso era andato a lui.

E’ stato l’unico pezzetto di campionato di serie A presente alla serata, dal momento che nessun italiano era fra i primi trenta. Premiata a distanza, con ringraziamenti registrati dagli Stati Uniti, Megan Rapinoe, centravanti degli Stati Uniti campioni del mondo e capocannoniere dei mondiali in Francia.

(di Tullio Giannotti/ANSA)