Alla Camera Usa parte il conto alla rovescia per l’impeachment

Un orologio con la faccia di Trump e la scritta "Impeachment clock"
Un orologio con la faccia di Trump e la scritta "Impeachment clock"

WASHINGTON. – Parte il countdown per l’impeachment di Donald Trump nell’Ucrainagate, ossia le pressioni su Kiev per far indagare il suo rivale nella corsa alla Casa Bianca Joe Biden dopo aver bloccato gli aiuti militari americani all’Ucraina.

Sarà una settimana cruciale: lunedì udienza alla commissione giustizia della Camera per la presentazione delle prove, giovedì forse il voto sugli articoli, ossia i capi di imputazione. Poi il voto dell’aula in sessione plenaria, quasi sicuramente prima di Natale. Se vinceranno i sì, come appare scontato, il processo si terrà in Senato a gennaio, un mese prima dell’inizio delle primarie.

I deputati sono rimasti asserragliati nel weekend a Capitol Hill mettendo a punto le loro strategie e simulando gli interrogatori, quando interverranno gli avvocati consulenti del Congresso per illustrare le prove a favore o contro: Barry Berke per i dem e Steve Castor per i repubblicani.

La Casa Bianca ha fatto sapere che non parteciperà ad un procedimento che ritiene “infondato e illegittimo”, mentre i repubblicani hanno chiesto che siano citati tra i testimoni la talpa che ha dato avvio all’indagine e il figlio di Biden, Hunter, accusato da Trump di aver ottenuto un posto nel board della società energetica ucraina Burisma a 50 mila dollari al mese mentre il padre gestiva la politica americana in quel Paese.

Con ogni probabilità il presidente della commissione giustizia Jerrold Nadler respingerà le loro richieste ma il Grand Old Party punta a prendersi la rivincita al Senato, dove ha la maggioranza e dove al momento non ci sono i due terzi dei voti per condannare il tycoon.

La strategia di Trump e del suo partito sembra chiara: negare ogni accusa e trasformare il processo in una zuffa politica montando un ring da pugilato al Senato per un contro processo ai dem e ai Biden. Il presidente sta già preparando il terreno insieme al suo avvocato personale Rudy Giuliani, che se n’è andato in Ucraina per raccogliere informazioni sull’ex vicepresidente e su suo figlio nonostante sia emerso nell’indagine di impeachment come l’uomo chiave incaricato dal tycoon della campagna di pressione su Kiev.

“Farà un rapporto, penso che voglia andare davanti al Congresso e anche dall’attorney general e al dipartimento di giustizia, dice di avere un sacco di buone informazioni”, ha anticipato Trump, che intanto ha ritwittato l’annuncio di One America News, una tv di destra, sulla trasmissione dedicata alla corruzione della famiglia Biden. Trump confida inoltre di delegittimare anche il Russiagate, riponendo le sue speranze nel rapporto dell’ispettore generale.

I dem, dal canto loro, stanno discutendo gli articoli da contestare. Due sembrano sicuri: l’abuso di potere per le pressioni su Kiev a fini personali e l’ostruzione del Congresso per aver bloccato testimonianze e trasmissioni di documenti. All’esame anche la corruzione, per aver bloccato gli aiuti militari, e l’ostruzione della giustizia, in relazione agli episodi contenuti nel rapporto Mueller sul Russiagate. Ma su quest’ultimo punto i dem sono divisi.