La Scala celebra Placido Domingo, è standing ovation

Placido Domingo
Il tenore spagnolo Placido Domingo. (Yahoo notizie)

ROMA. – Agli irriducibili che lo hanno applaudito per oltre 18 minuti, in piedi, Placido Domingo ha concesso e improvvisato l’aria ‘No puedo ser’ della zarzuela ‘La cameriera del porto’ di Sorozabal, a cappella e con la buca dell’orchestra dell’Accademia della Scala ormai vuota e i fiori lanciati dalla platea sul palco della Scala di Milano. È standing ovation.

Del #metoo e delle polemiche che hanno portato il cantante spagnolo a dimettersi dell’Opera di Los Angeles non v’è traccia. Poco prima, dopo un bis del ‘Salve o re’ di Macbeth, il baritono spagnolo, sullo stesso palco della Scala in cui debuttò il 7 dicembre del 1969 con l’Ernani, ha ripercorso parte del repertorio verdiano nel concerto di Gala in occasione del suo 50/o anniversario.

L’ouverture del Nabucco, eseguita dall’orchestra diretta dal maestro Evelino Pidò, e poi ‘Pietà, rispetto e amore’ e ‘Sappia la sposa mia’ della tragedia shakesperiana.

Con lui sul palco a celebrare queste nozze d’oro con il Piermarini, oltre al coro dell’Accademia, anche la soprano Saioa Hernández (che per questa stagione sarà la Tosca di Davide Livermore nella tournée scaligera a Tokyo), il basso di fama internazionale Ferruccio Furlanett e il tenore Jorge de Leon, nelle sinfonie del Don Carlo, de I Vespri Siciliani (tanti gli applausi per il preludio) e de Il Trovatore.

Sono in diversi quelli venuti a Milano dall’estero “esclusivamente” per lui. Da Madrid, Instanbul, dalla Francia o dalla Germania e per nessuno di loro è la prima volta: “mi sento molto fortunata ad essere qui – dice Kristen, arrivata invece da Francoforte con un gruppo di amiche melomani -. Ho già visto Domingo all’arena di Verona”. Le accuse e il #metoo? “I don’t care (non mi interessano), è il migliore”.

In platea ad applaudire i cantanti anche Anna Netrebko, fresca di Floria, e il sovrintendente uscente Alexander Pereira, anche lui sul palco ad abbracciare un Placido Domingo commosso e i cantanti che con lui hanno condiviso questo anniversario. Il suo repertorio, con 151 ruoli e oltre 4.000 esibizioni nei teatri più prestigiosi del mondo, è ineguagliato da qualsiasi altro cantante. Nel 2020 debutterà come Guido di Monforte sempre nei Vespri Siciliani di Verdi al Festival di Salisburgo.

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