Il 2020 celebra donne artiste, tra talento e impegno

Una delle opere di Carla Accardi.
Una delle opere di Carla Accardi. (ANSA)

ROMA. – Saranno tante le donne artiste che coloreranno con il loro talento il 2020, da Fede Galizia a Carla Accardi, in una passeggiata nei secoli che dal passato arriva fino ai giorni nostri.

MILANO – Una grande antologica, la prima dedicata dopo la scomparsa, per rendere omaggio a Carla Accardi: aprirà al Museo del Novecento il 27 marzo e resterà allestita fino al 30 agosto la mostra con 70 opere storiche, legate a precisi momenti della carriera dell’artista, che saranno accompagnate da un nucleo di fotografie e documenti dell’Archivio Accardi Sanfilippo, per inquadrare anche il contesto storico, sociale e politico.

Al Mudec Photo Milano “Tina Modotti e il Messico. Rivoluzione al femminile”: dall’8 aprile al 30 agosto un appassionante racconto per immagini che ruota attorno a militanza politica, passione civile e impegno sociale nell’America Latina attraverso il lavoro dell’artista italiana e di altre protagoniste dell’avanguardia femminile messicana nella prima metà del ‘900.

La Biblioteca Sormani ospita da ottobre a dicembre la mostra “La scrittura delle donne anima del Novecento” che documenta il ruolo di poetesse, romanziere e giornaliste attive nei primi anni del secolo scorso. Da Sofia Bisi Albini a Ada Negri, da Neera a Grazia Deledda e Lucilla Antonelli, queste figure hanno contribuito con il loro lavoro alla crescita della società: il percorso ne illustra l’attività e le reti di relazioni, attraverso documenti d’archivio, riviste d’epoca ed edizioni originali.

Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani e Fede Galizia: sono “Le signore del Barocco” di cui Palazzo Reale, da dicembre (fino a marzo 2021), vuole raccontare il talento, l’attività e le loro incredibili vite in una grande mostra, accendendo i riflettori anche su altre artiste (come Barbara Longhi, Diana Ghisi Scultori, Orsola Maddalena Caccia, Giovanna Garzoni, Virginia da Vezzo, Plautilla Bricci, Ginevra Cantafoli) ancora poco conosciute.

Prima della grande mostra sulle pittrici del Barocco, nella stessa sede, arriva l’omaggio a Margaret Bourke White: lintitolata “Prima, donna. Margaret Bourke-White fotografa”, in programma dal 18 marzo al 28 giugno, l’esposizione documenta il lavoro, visionario e narrativo insieme, di questa pioniera dell’informazione e dell’immagine, presentando al pubblico oltre 100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York e divise in 10 gruppi tematici.

In estate poi, ancora a Palazzo Reale, la mostra “Grazia Varisco. Il caso. Tra le pieghe della mente”, dal 13 luglio al 6 settembre: l’antologica ripercorre 60 anni di carriera dell’artista, a partire dalle prime ricerche di arte cinetica e programmata, e documenta la sperimentazione nell’indagine sui temi spazio/tempo, caso/programma.

TRENTO – Una ragazza prodigio, schiva e riservata, dedita all’arte in tempi in cui, tra ‘500 e ‘600, le artiste erano una rarità, che riuscì a ottenere commissioni di norma affidate solo agli uomini; un talento autentico, a cui da qualche decennio finalmente si sta rendendo merito. Arriva al Castello del Buonconsiglio “Amazzone nella pittura”, la prima retrospettiva dedicata a Fede Galizia, la cui attività è documentata a Milano, a partire dal 1587: in mostra dal 4 luglio al 25 ottobre non solo le sue piccole e preziose nature morte, ma anche le sue interpretazioni di temi classici, come quello di Giuditta e Oloferne.

BOLOGNA – Dal 21 gennaio al 19 aprile Palazzo Bentivoglio ospita “Vestimenti”, la personale di Sissi (tra i Main Project di Art City Bologna 2020) che raccoglie un’ampia selezione di sculture-abito dell’artista. Le opere, tutte focalizzate attorno al tema del corpo, saranno esposte all’interno di un grande progetto installativo site specific.

VENEZIA – “Lygia Clark. Pittura come sperimentazione, 1948-1958” è la mostra con cui la Collezione Peggy Guggenheim celebra l’artista, figura di spicco dell’avanguardia brasiliana. Allestita dal 27 giugno al 28 settembre, l’esposizione si concentra sui primi anni della carriera dell’artista, quando Clark sperimenta figurazione e astrazione. Nel percorso vengono presentati alcuni disegni raramente esposti accanto a un nucleo di dipinti riconducibili ad altre serie cardinali realizzati in quello stesso periodo.

(di Marzia Apice/ANSA)

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