Piccoli negozi in rosso. Black Friday aiuta i grandi

Un annuncio sul Black Friday di Amazon nella web.

ROMA.  – I segni più e meno si alternano nei consumi degli italiani a novembre, ma per i piccoli negozi c’è sempre aria di crisi. Il Black Friday fa girare gli affari, senza impennate, solo per la grande distribuzione e il comercio online, ma non funziona per le botteghe, che anzi vedono diventare sempre più ampio il divario rispetto ai colossi del settore.

I commercianti puntano il dito contro la “bulimia” delle promozioni. Tra i consumatori c’è invece chi rivendica l’aiuto arrivato dagli sconti, senza cui l’incasso del mese sarebbe andato molto peggio.

In effetti, stando ai dati dell’Istat, le vendite a dettaglio a novembre, pur retrocedendo di qualche cosa su ottobre (-0,2%), guadagnano nel confronto con lo stesso mese dell’anno prima (+0,9%). Nel complesso dei primi undici mesi del 2019 le vendite risultano in aumento dello 0,7%. L’Istituto di statistica mette in luce la “dinamica tendenziale positiva” visto che su base annua si registra il sesto rialzo di fila.

A fare da traino sono i ‘big’ del comparto (+3,3%) e in particolare i discount che superano anche la performance dell’e-commerce. Un dato quello sugli acquisti via internet che “risente probabilmente della stabilizzazione” del traffico legato al Black Friday, “ormai divenuto un appuntamento fisso”, spiega l’Istat. In rosso invece continuano ad andare i conti degli esercizi tradizionali (-1,4%).

Forza Italia chiede di “correggere immediatamente la digital tax”. Confcommercio parla di una riduzione “grave” ma fa notare come anche il web stia frenando: la crescita dell’ultimo mese “è la più bassa dal 2016”. Tirando le fila la fine del 2019 appare “negativa per i consumi” con relative ricadute sul Pil, avverte l’associazione. Confesercenti e Coldiretti sono concordi nel giudicare un flop il Black Friday.

Conclusione da cui si dissociano i consumatori del Codacons: senza promozioni i dati sulle vendite sarebbe stati “un disastro”. Per l’Unc però sono “mancate offerte realmente vantaggiose”. Cosa che sarebbe testimoniata dalla stagnazione del comparto ‘non food’ mentre all’alimentare va meglio.

Attendista infine Federdistribuzione, secondo cui “sarà solo con i risultati delle vendite nel periodo natalizio che si potranno trarre le valutazioni finali sul 2019”.

(di Marianna Berti/ANSA)