Moody’s: “Prospettiva Eurozona negativa per il 2020”

Su uno schermo gigante il nome dell'agenzia di rating "Moody's"
Su uno schermo gigante il nome dell'agenzia di rating "Moody's".

MILANO. – Una economia già “sotto pressione” e “condizioni globali in peggioramento” sono le cause che hanno indotto gli analisti di Moody’s ad attribuire una “prospettiva negativa” per il 2020 al giudizio sul merito di credito dei Paesi dell’Eurozona.

Lo afferma Kathrin Muehlbronner, co-autrice di uno studio, secondo la quale nell’Area pesano anche gli “elevati livelli di debito pubblico” e i “margini di compensazione (buffer) limitati” per assorbire eventuali shock, in particolare in tema di “interventi fiscali e di vincoli di politica monetaria”.

La crescita del protezionismo, nonostante la firma della fase uno dell’accordo sui dazi tra Usa e Cina prevista per domani, e dei “rischi geopolitici” rendono “vulnerabili” i Paesi dell’Eurozona, alle prese anche con una “frammentazione politica” che in diversi Stati “ostacola l’impulso delle riforme e probabilmente potrebbe rallentare la capacità di risposta politica a problemi esterni e interni”.

“La nostra prospettiva negativa per l’Eurozona – spiega Muehlbronner – rispecchia la limitata disponibilità per la maggior parte degli stati membri di strumenti per reagire a un ambiente esterno in peggioramento”. Peggioramento globale che “peserà sulla crescita economica degli Stati membri nel 2020, nonostante la capacità di resistenza della domanda interna, le facilitazioni di politica monetaria e alcune agevolazioni fiscali siano in grado di mitigarne l’impatto”.

La crescita attesa del Pil è “pari all’1,2%”, poco sopra l’1,1% del 2019 e in questo contesto “una combinazione tra politica monetaria espansiva e agevolazioni fiscali può garantire qualche margine di miglioramento, ma difficilmente può stimolare la crescita”.

(di Paolo Verdura/ANSA)