1917, l’orribile meraviglia della Grande Guerra

Una scena dal film 1917 di Sam Mendes.
Una scena dal film 1917 di Sam Mendes. (ANSA)

ROMA. – “Volevo percorrere ogni passo al fianco di questi ragazzi, sentire ogni loro respiro, ed è per questo che, insieme al direttore della fotografia Roger Deakins, ho realizzato 1917 come un’esperienza totalmente immersiva”. Così, nelle note di regia, Sam Mendes parla del film candidato a dieci Oscar e in sala dal 23 gennaio con 01.

Il regista di ‘Skyfall’, ‘Spectre’ e ‘American Beauty’ non delude riuscendo, per oltre due ore, a far vivere in sala le stesse esperienze dei protagonisti di ‘1917’ grazie a un interminabile e vampiresco piano sequenza. E questo per condividere – come in un videogioco ‘spara tutto’ in soggettiva – l’orrore della guerra tra umide trincee, topi giganti, cadaveri, fango, cecchini, fame, freddo e sporco.

Tutto inizia il 6 aprile 1917 quando a Blake (Dean Charles Chapman) e Schofield (George MacKay), due giovani caporali britannici dell’8° Battaglione, in stanza nel territorio francese viene affidata una missione suicida: attraversare le linee nemiche tedesche e consegnare entro 36 ore un messaggio ‘di non attacco’ che potrebbe salvare la vita di 1600 uomini (tra questi anche il fratello maggiore di Blake). Da qui la lotta contro il tempo da parte di questi due giovani caporali, raccontata appunto ‘in tempo reale’ con un solo inedito piano sequenza.

Per poter unire le varie scene del film ognuna è stata infatti girata con la massima precisione in modo tale che due frame potessero poi essere uniti senza soluzione di continuità. Ciò ha richiesto una esasperata attenzione ai dettagli che doveva tener conto dell’azione, del clima, degli attori e del set.

Non solo, per garantire la fluidità Mendes ha utilizzato vari metodi: come personaggi che varcano una soglia o che passano attraverso una tenda o che entrano in un bunker e, a volte si è avvalso dell’escamotage fluidificante di una silhouette, di un movimento corporeo, di un oggetto di scena.

Ad ispirare invece la trama di ‘1917’, scritto dallo stesso Mendes con Krysty Wilson-Cairns, il nonno del regista: “La prima volta che ho capito cos’è una guerra è stato quando mio nonno mi ha raccontato la sua esperienza nella prima guerra mondiale. Ma questo film – sottolinea – non esplora certo la sola storia di mio nonno bensì lo spirito dell’epica, gli eventi vissuti da quegli uomini, i loro sacrifici, cosa voleva dire credere in qualcosa che andava al di là di se stessi”.

Candidato a dieci premi Oscar e vincitore di due Golden Globe, il film di Mendes – tra l’altro premiato con una media del 90% dal sito di Rotten Tomatoes sia da parte della critica che pubblico – è probabilmente il più diretto concorrente di ‘Joker’ di Todd Phillips che di candidature ne ha avute una in più, undici.

Va detto che molto probabilmente la giuria dell’Academy si dividerà in due, per ‘Joker’ peserà molto l’interpretazione di Phoenix, mentre per 1917 prevarrà l’idea di un film di ‘pura visibilità’ grazie anche a un’espediente tecnico che non ha mancato di provare tutta la sua poesia e pathos. Nel cast del film, infine, anche Mark Strong, Andrew Scott, Richard Madden, Colin Firth e Benedict Cumberbatch.

(di Francesco Gallo/ANSA)