Dante, il 25 marzo sarà il giorno del Sommo Poeta

Una statua del Sommo Poeta, Dante Alighieri, a Napoli.
Una statua del Sommo Poeta, Dante Alighieri, a Napoli. EPA/CIRO FUSCO

ROMA. – Il 25 marzo sarà il giorno del Sommo Poeta. A un anno dalle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante, il consiglio dei ministri, su proposta del ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, ha approvato la direttiva che istituisce la giornata nazionale dedicata all’Alighieri. Sarà “il Dantedì” come spiega il ministro Franceschini, che verrà celebrato “ogni anno, il 25 marzo, data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia. Una giornata per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante con moltissime iniziative che vedranno un forte coinvolgimento delle scuole, degli studenti e delle istituzioni culturali”.

“Dante ricorda molte cose che ci tengono insieme: Dante è l’unità del Paese, Dante è la lingua italiana, Dante è l’idea stessa di Italia” ha detto il ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. E per le celebrazioni dantesche, l’impegno globale dello Stato, chiarisce Franceschini, sarà di due milioni di euro (uno aggiunto proprio con l’ultima finanziaria).

Accolta con grande favore da Andrea Martella, il Dantedì “sarà una grande occasione. Per riscoprire una dimensione alta della nostra identità e per ritrovarci uniti attorno alla bellezza della cultura” ha detto in un tweet il sottosegretario all’editoria. Una proposta di legge, targata Fratelli d’Italia, per fare si che l’anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri “non faccia la fine delle celebrazioni di Leonardo Da Vinci che sono finite in Francia” è stata poi annunciata dalla presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, al termine di una visita alla tomba del padre della lingua italiana, in occasione di un incontro elettorale a Ravenna.

“Abbiamo presentato una proposta di legge per chiedere che ci siano risorse, che ci siano dei comitati, che ci sia anche una migliore difesa della lingua italiana” ha detto la Meloni.

La proposta di una giornata nazionale dedicata a Dante, oltre ad essere oggetto di diversi atti parlamentari aveva raccolto l’adesione di intellettuali e studiosi e di prestigiose istituzioni culturali, dall’Accademia della Crusca, alla Società Dantesca, alla Società Dante Alighieri, all’Associazione degli Italianisti alla Società Italiana per lo studio del pensiero medievale.

E “sono già tanti – come ha detto il ministro Franceschini – i progetti al vaglio del Comitato per le celebrazioni presieduto dal professor Carlo Ossola”. “Al comitato sono arrivati 322 progetti, da tutta Italia e anche dall’estero, in seguito al bando che scadeva il 31 dicembre 2019. Ci sono bellissime proposte di mostre, spettacoli teatrali, reading che stiamo valutando sotto la guida del professor Ossola e pensiamo di vagliarli entro marzo 2020” ha spiegato Maria Ida Gaeta, segretario generale del Comitato nazionale per le Celebrazioni Dante 2021 che ha ricordato come a dare il via alle celebrazioni sarà “il 4 settembre un concerto di Riccardo Muti a Ravenna che sarà replicato a Firenze e Verona. Ci sarà anche una grande mostra a marzo alle scuderie del Quirinale”.

Nella miriade di iniziative per le celebrazioni dantesche grande protagonista sarà l’Italia dei comuni, dei centri piccoli e piccolissimi, dei borghi e delle frazioni, nel progetto con il sostegno di Poste Italiane che prevede di puntare su 70 comuni, ma potranno essere anche di più” come ha anticipato l’ad Matteo Del Fante. E che le celebrazioni del Sommo Poeta non si possano limitare a un solo luogo ce lo fa comprendere bene anche il libro di Giulio Ferroni, ‘L’Italia di Dante’ (La Nave di Teseo) nel suo ” Viaggio nel paese della Commedia” di oltre mille pagine sulla traccia dei luoghi danteschi.

(di Mauretta Capuano/ANSA)

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