Virus cinese: mascherine e scanner, guardia alta negli aeroporti

Cina, disinfetta l'interno di un aereo per possibile "virus misterioso".
Cina, disinfetta l'interno di un aereo per possibile "virus misterioso". (ANSA)

ROMA. – Come all’epoca della Sars tornano gli scanner all’aeroporto di Fiumicino per misurare la febbre ai viaggiatori che arrivano da Wuhan, la citta’ focolaio principale del coronavirus cinese. I primi a funzionare saranno quelli utilizzati per controllare i passeggeri del volo diretto dalla città.

Intanto si sono viste mascherine per i viaggiatori cinesi, mentre gli occhi restano puntati sugli schermi degli smartphone per leggere le ultime notizie e sulle informazione diffuse dai ministeri. Crescono infatti le preoccupazioni fra chi deve andare in Cina a Wuhan, nel centro del paese, città con oltre 11 milioni di abitanti e una sviluppata attivita’ di scambi commerciali.

Fra i passeggeri in partenza all’aeroporto di Fiumicino per Wuhan, c’è chi ha manifestato preoccupazione. Pochissimi i passeggeri occidentali in partenza, la stragrande maggioranza sono di nazionalità cinese. Alcuni indossano la mascherina.

“Siamo un po’ preoccupati – spiega una coppia di giovani cagliaritani – abbiamo appreso della diffusione del virus, della sua trasmissione da uomo ad uomo, ed è chiaro che la circostanza, proprio ora, non ci fa stare proprio tranquilli. Andiamo a Wuhan solo in transito e poi ci spostiamo in un’altra località della Cina. Faremo intanto tesoro delle indicazioni del ministero della Salute e cercheremo di essere attenti. Speriamo bene”.

C’è anche chi ha già vissuto l’emergenza Sars: “L’importante è osservare precauzioni e le indicazioni igieniche necessarie”. Allo scalo romano, dove sono tre i voli diretti per Wuhan, è in vigore, come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale, la procedura sanitaria per verificare l’eventuale presenza a bordo dei voli da Wuhan di casi sospetti sintomatici.

Ai check-in dei voli interessati, ai controlli di sicurezza e nella sala arrivi figurano totem e locandine informativi del Ministero della Salute, di vario formato, in lingua italiana ed inglese, con i consigli ai viaggiatori internazionali diretti a di ritorno da Wuhan.

Ma il segno che le cose sono cambiate arriva con la decisione di reintrodurre il controllo della temperatura con gli scanner in funzione dal 23 gennaio, data in cui è previsto il prossimo volo diretto dalla città di Wuhan all’aeroporto di Roma Fiumicino.

I controlli scattano comunque già sulla pista, prima che i portelloni si aprano per far scendere i passeggeri. Subito dopo l’atterraggio, viene verificato via radio con il comandante del volo, prima dello sbarco dall’aereo, se durante il viaggio qualche passeggero abbia manifestato sintomi verosimilmente inerenti malattie respiratorie.

Solo dopo aver effettuato questo tipo di controllo, che viene fatto ad opera della Sanità aerea, viene quindi data, in caso di risposta negativa, l’autorizzazione all’apertura dei portelloni e alla conseguente discesa dei viaggiatori. In caso contrario, l’eventuale passeggero che avesse accusato problemi di natura respiratoria verrebbe comunque portato per accertamenti presso l’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma.

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