Virus Cina: falso allarme a Bari e Parma, stanno bene

Passeggeri provenienti dalla città cinese di Wuhan, epicentro del coronavirus, all'Aeroporto di Fiumicino
Passeggeri provenienti dalla città cinese di Wuhan, epicentro del coronavirus, all'Aeroporto di Fiumicino. Immagine d'archivio. (ANSA)

BOLOGNA. – Si tira un sospiro di sollievo non solo a Bari ma probabilmente anche a Parma per due donne rientrate da Wuhan, in Cina, e ricoverate per sintomi sospetti che hanno fatto scattare tutte le procedure e le analisi legate al nuovo coronavirus cinese.

Nel primo caso, barese, i test sul coronavirus hanno dato esito negativo. Mentre nel caso di Parma per ora è stata accertata nella paziente la presenza di virus influenzale di tipo B: le analisi proseguono ma la donna sta bene, sta già migliorando e i medici sono ottimisti.

La paziente finita in isolamento respiratorio a Parma è un’italiana residente nel Parmense di mezza età. Secondo quanto si è appreso dovrebbe aver preso parte in Cina allo stesso tour con il gruppo di artisti di cui faceva parte la paziente di Bari.

La donna si è recata oggi nel primo pomeriggio al pronto soccorso dell’ospedale parmigiano su indicazione del medico di base al quale si era rivolta accusando sintomi simili a quelli influenzali, ovvero febbre e un’infezione delle vie aeree. Una misura necessaria considerando la provenienza della donna dall’area sensibile, la Cina, dove il coronavirus finora ha causato 25 morti e 616 casi di contagio accertati.

La paziente è sembrata subito in buone condizioni. “Già oggi – ha detto all’ANSA Carlo Calzetti, infettivologo dell’Ospedale Maggiore di Parma – è sfebbrata ed è in miglioramento”. Poi in serata le prime buone notizie: i primi accertamenti effettuati nel laboratorio dell’istituto di Igiene dell’Università di Parma su tampone orofaringeo della donna hanno rilevato la presenza del virus influenzale di tipo B. S

i attendono comunque ulteriori accertamenti da parte dei laboratori di riferimento per escludere la presenza di coronavirus. Non risultano tra l’altro altre persone che siano state in contatto con la donna e che abbiano al momento sintomi analoghi. In via precauzionale l’ospedale di Parma ha attivato le stesse procedure adottate anni fa per la Sars.

(di Stefania Passarella/ANSA)

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