Consiglio d’Europa critica i politici aggressivi verso i giornalisti

Mappa della libertà di stampa secondo RSF.
Mappa della libertà di stampa secondo RSF.

STRASBURGO. – “Il comportamento aggressivo della classe politica e dei rappresentanti delle autorità nei confronti dei giornalisti” costituisce “una minaccia” per i media in Italia. A lanciare l’allarme è il Consiglio d’Europa, la cui assemblea parlamentare discuterà e voterà martedì il rapporto sulle “minacce alla libertà dei media e alla sicurezza dei giornalisti in Europa”.

L’attenzione sulla situazione in Italia – a cui vengono affiancate anche Repubblica Ceca, Slovacchia e Turchia – è sollevata da Lord George Foulkes, parlamentare socialista britannico, autore del testo esplicativo allegato al rapporto che verrà esaminato dall’aula nei prossimi giorni. Si tratta dell’unica parte del rapporto che non sarà votata da Strasburgo ma rimarrà agli atti.

Oltre all’Italia sono citati altri 32 Stati membri del Consiglio d’Europa su un totale di 47. La Penisola viene descritta come “uno dei Paesi in cui i rappresentanti delle autorità hanno mostrato la maggiore ostilità verso i giornalisti, in particolare fra giugno 2018 e agosto 2019, quando governava la coalizione Cinque Stelle-Lega”.

In questo periodo “i vicepremier Luigi Di Maio (M5S) e Matteo Salvini (Lega) hanno assunto una linea particolarmente ostile contro i media e i giornalisti”, si legge nel testo. Il documento ricorda quando l’allora ministro dell’Interno Salvini minacciò di ritirare la scorta al giornalista Roberto Saviano, “nonostante le serie e ripetute minacce contro di lui”.

Di Maio, invece, è chiamato in causa per “aver insultato i giornalisti chiamandoli ‘sciacalli'”, ma anche per aver “dato il via a una politica per togliere i fondi alla stampa e aver invitato nel settembre 2018 le aziende pubbliche a non comprare più spazi pubblicitari sui giornali, accusati di inquinare il dibattito pubblico”.

Secondo il testo del Consiglio d’Europa, “in Italia l’aumento dei casi di violenza contro i giornalisti è particolarmente preoccupante perché il Paese deve far fronte a una combinazione fra minacce delle organizzazioni mafiose e un numero crescente di attacchi dei gruppi di estrema destra e neo-fascisti”.

Lord Foulkes ricorda anche che più di 20 giornalisti vivono sotto scorta perché minacciati dalla mafia e che “particolare attenzione deve essere data” agli attacchi subiti da alcuni giornalisti negli ultimi anni.

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