Juventus, Buffon 42 anni: “In primavera decido il mio futuro”

(S-D) Alberto Infelise, Evelina Christillin, l'autore Alessandro Alciato, Marta Carissimi e Gianluigi Buffon alla presentazione del libro 'Non pettinavamo mica le bambole. Le meravigliose storie delle ragazze della Nazionale' presso il circolo dei lettori, Torino
(S-D) Alberto Infelise, Evelina Christillin, l'autore Alessandro Alciato, Marta Carissimi e Gianluigi Buffon alla presentazione del libro 'Non pettinavamo mica le bambole. Le meravigliose storie delle ragazze della Nazionale' presso il circolo dei lettori, Torino, 16 gennaio 2020 ANSA/TINO ROMANO

TORINO. – Gigi Buffon festeggia il suo 42/o compleanno. “Dopo una certa età compiere gli anni non è una grande festa – sorride il portiere della Juventus -, ma è un qualcosa di inevitabile e va accettato con il sorriso sulle labbra”.

Sorriso che a Buffon e a tutta la Juventus è mancato domenica, giornata iniziata con la notizia della morte di Bryant, “una disgrazia che ti fa sentire molto più vulnerabile”, riflette il portiere, e proseguita con il ko rimediato al San Paolo, “una brutta sconfitta perché dovevamo e potevamo fare meglio”.

La differenza è nella reazione dopo il ko, nella lezione appresa dalla squadra: “Sono quei passaggi delicati e negativi che in una stagione servono per ritrovare una certa fame, una certa umiltà, per non dare nulla per scontato – è la strada indicata da Buffon ai compagni -. Probabilmente anche noi, inconsciamente e non volutamente, abbiamo pensato di affrontare un Napoli in difficoltà: se fosse stata una partita determinante per la Juve, io sono convinto che avremmo vinto”.

Non determinante, ma alla fine del campionato, con la lotta scudetto serrata, il ko di Napoli potrebbe avere un peso non indifferente nella corsa a tre con Inter e Lazio: “Sono due squadre che lotteranno fino alla fine, la Lazio sta facendo un qualcosa di eccezionale e ha solo il campionato, l’Inter non mi sorprende, conosco Conte e fino alla fine i nerazzurri saranno lì. Il destino comunque è nelle nostre mani, quando sei il più forte, sai che il destino dipende da te”

Il destino è nelle mani della Juventus, così come il futuro di Buffon, 647 presenze in serie A, recordman ex aequo con Maldini, è nelle sue: “Guardiamo come arrivo a marzo-aprile, sono pronto e aperto a tutte le idee. Se non ci sarà il crollo che tutti sperano ci sia da dieci anni andremo avanti, se no non ci sarà problema e ci fermeremo”.

Intanto la Juventus prosegue l’avvicinamento alla partita di domenica contro la Fiorentina: buone notizie da Pjanic, che ha svolto allenamento personalizzato con Alex Sandro e Ronaldo, e da De Sciglio, tornato ad allenarsi parzialmente in gruppo e vicino al rientro dopo il problema muscolare accusato due settimane fa.

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