Eni avvia Hpc5, supercomputer più potente del mondo

FERRERA ERBOGNONE (PAVIA). – Con Hpc5 il supercomputer in grado di elaborare fino a 52 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo Eni guarda al 2050. Lo ha detto la presidente del Cane a 6 zampe Emma Marcegaglia inaugurando il nuovo calcolatore al Green Data Center, il centro di calcolo di Ferrera Erbognone, nella campagna pavese, che grazie al campo fotovoltaico ospitato nella struttura è un modello anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale.

Un traguardo voluto con gran forza dall’amministratore delegato Claudio Descalzi, senza il quale – ha sottolineato Marcegaglia – Eni non sarebbe mai arrivata al punto in cui si trova. “In questi sei anni, sotto la direzione di Descalzi  – ha sottolioneato – siamo diventati una azienda fortissima da un punto di vista finanziario”. “Tutto il management – ha aggiunto – sta ripensando l’azienda del futuro puntando sulle rinnovabili e senza Descalzi tutto ciò non sarebbe stato possibile”.

“È un manager – ha detto – che mette forza e determinazione per portare avanti l’azienda e ha anche una capacità di visione proiettata non a qualche anno ma al 2050” .

E proprio il futuro sta di casa a Ferrera Erbognone, dove il nuovo supercalcolatore, che affianca il precedente Hpc4 fino ad arrivare a 70 miliardi di operazioni, è connesso con i 33mila dipendenti Eni sparsi nel mondo, dalle piattaforme petrolifere ai centri di ricerca, dove Eni è al lavoro per la transizione verso le energie del futuro. “Oggi – ha detto Descalzi – Eni inaugura un’infrastruttura di supercalcolo dalle caratteristiche uniche al mondo in ambito industriale, in grado di potenziare e perfezionare i più complessi processi aziendali a supporto delle attività delle persone Eni, accelerando il nostro processo di digitalizzazione e trasformazione”.

“Questo – ha aggiunto – è un momento importante nel percorso di transizione energetica ed è un ulteriore passo avanti verso il traguardo globale che condividiamo con i partner tecnologici e di ricerca: rendere le energie di domani una realtà sempre più vicina”. La potenza di calcolo raggiunta consente a Eni in particolare di accelerare i processi relativi alle nuove fonti energetiche, dallo sviluppo di energia dal moto ondoso del mare, alla ricerca sulla fusione nucleare.

(dall’inviato Paolo Verdura/ANSA)

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