Colombia: “sciopero armato” dell’Eln, rafforzata sicurezza

Alcuni guerriglieri dell'Eln in Colombia. Immagine d'archivio.
Alcuni guerriglieri dell'Eln in Colombia. Immagine d'archivio.(Ansalatina)

BOGOTÁ. – Misure di sicurezza straordinarie sono state attivate a Bogotà, e in generale su tutto il territorio colombiano, per l’avvio oggi dello “sciopero armato” di 72 ore indetto dall’Esercito di liberazione nazionale (Eln).

La guerriglia ha avvertito in particolare la popolazione civile di non utilizzare veicoli di trasporto merci o passeggeri che potrebbero essere oggetto di attentati durante la protesta.

I timori maggiori, segnala il quotidiano El Tiempo, riguardano una possibile operazione violenta a Bogotà, che avrebbe un impatto nei media, come quella che il 17 gennaio 2019 causò la morte di 22 cadetti della Scuola di polizia “General Santander”.

Per questo il sindaco della capitale, Claudia López, ha annunciato che sarà sviluppato un piano speciale di rafforzamento della sicurezza nei principali punti di acceso alla città e nelle vicinanze di edifici sensibili, come i commissariati.

Da parte sua il presidente Iván Duque, al termine di un consiglio di sicurezza realizzato nel municipio di Montelíbano, (dipartimento di Córdoba), ha dichiarato che l’Eln “cerca di intimidire con volantini e comunicati, mentre qui lo stiamo affrontando con l’efficacia della forza pubblica”.

La guerriglia, ha aggiunto, “cercherà di utilizzare le sue tecniche classiche, come il lancio di cilindri di gas trasformati in bombe, o di altri ordigni, contro i veicoli, cercheranno di farsi vedere su qualche strada all’interno del Paese, ma voglio assicurare che lo Stato è pronto per affrontare queste minacce”.

L’Eln, ha concluso, “è stato fortemente colpito negli ultimi 18 mesi, come provano i fatti. Molti dei suoi membri sono stati catturati e molti sottoposti alla giustizia. Questa realtà lo ha spinto a organizzare gesti di disperazione come quello attuale”.

Dopo gli accordi di pace firmati dalle Farc nel 2016, l’Eln è l’ultimo gruppo guerrigliero consistente che si oppone al governo colombiano. Secondo stime ufficiali, conta con 2.300 guerriglieri attivi su circa il 10% del territorio nazionale.

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