Azienda agricola ottiene fondi pubblici con fatture “false”

(ANSA) – ASSISI (PERUGIA), 17 FEB – Circa 270 mila euro di finanziamenti pubblici ottenuti “indebitamente” attraverso l’uso di fatture false – ritengono gli investigatori – da un’azienda agricola sono stati individuati dalla Guardia di Finanza di Assisi che ha denunciato a piede libero il titolare dell’attività e un presunto complice. Sequestrati inoltre denaro e un immobile per un valore di circa 200 mila euro. La Regione ha poi revocato il contributo concesso all’azienda agricola e intrapreso la procedura necessaria affinché l’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) recuperi le somme indebitamente erogate. In base all’indagine della Guardia di Finanza l’azienda agricola dopo avere realizzato un mulino, una “fattoria didattica” e diversi impianti fotovoltaici, ha utilizzato le fatture false, emesse da un soggetto “compiacente” che non aveva mai partecipato alla costruzione delle opere, per “gonfiare” i costi di costruzione e ottenere “indebitamente” i finanziamenti pubblici. Complice della presunta truffa è ritenuto un sedicente imprenditore edile, di origine croata, incaricato di emettere la documentazione contabile. Questo – sempre secondo la guardia di finanza – ha fatto risultare prestazioni in realtà mai eseguite, nel corso di un solo anno, del valore di 270 mila euro, pur non avvalendosi di alcun dipendente. “Un tale fatturato – si legge in una nota delle fiamme gialle – non sarebbe stato realizzabile neanche se avesse lavorato ogni singolo giorno dell’anno”.