Da venticinque anni tiene corsi in aziende senza diploma

Consulenza in aziende.
Consulenza in aziende.

MILANO. – Dalla metà degli anni ’90, ossia da circa 25 anni, svolgeva corsi di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro per diverse aziende, tra cui principalmente ristoranti e pasticcerie, ma anche per alcune carrozzerie, ed era molto stimato a Milano in questo settore.

Peccato, però, che non avesse alcun titolo per farlo, perché non aveva nemmeno il diploma di scuola superiore ma solamente la terza media, come hanno accertato ora le indagini dell’Ats (Agenzia tutela della salute) e della polizia giudiziaria del dipartimento ‘ambiente, salute, sicurezza, lavoro’ guidato dal Procuratore aggiunto Tiziana Siciliano.

Il 70enne è stato, dunque, iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di “sostituzione di persona”, unico reato che allo stato la Procura ha potuto contestare, anche perché nessuna delle aziende per le quali ha effettuato i corsi non regolari ha presentato denuncia per truffa nei suoi confronti.

L’uomo, che faceva anche il consulente per la valutazione del rischio e il ‘responsabile del servizio prevenzione e protezione’ per le aziende, incassava due o tremila euro all’anno da una ventina di imprese per le quali lavorava. Le indagini della Procura milanese, da quanto si è saputo, sono scattate quando in uno dei corsi che teneva, che sono obbligatori per i dipendenti di un’impresa, era emersa la sua scarsa preparazione, in particolare, sul “rischio chimico”.

A seguito degli accertamenti, quindi, si è scoperto che l’uomo aveva soltanto il diploma di terza media e non quello di scuola superiore necessario per svolgere le attività di consulenza e di formazione che portava avanti nel capoluogo lombardo, lavorando soprattutto anche per noti ristoranti e pasticcerie della città.

Le aziende, a questo punto, dovranno anche mettersi in regola sul fronte della formazione dei lavoratori, perché i corsi per i dipendenti effettuati finora andranno organizzati di nuovo con personale preparato e abilitato. Nessuna delle società raggirate, però, ha deciso di presentare, al momento, denuncia per truffa nei confronti del 70enne, il quale, invece, ha continuato indisturbato ad incassare negli anni soldi per le sue attività: alcune migliaia di euro all’anno per ogni contratto.

Le indagini si concentreranno, comunque, soltanto sul periodo che va dal 2014 in poi, perché il resto delle contestazioni, come è stato chiarito, risulterebbe prescritto.

(di Igor Greganti/ANSA)

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