Europa League: Inter torna a vincere, Eriksen classe e gol

Christian Eriksen abbracciato dai compagni dopo il gol segnato al PFC Ludogorets Razgrad in Bulgaria.
Christian Eriksen abbracciato dai compagni dopo il gol segnato al PFC Ludogorets Razgrad in Bulgaria. Immagine d'archivio. (ANSA-EPA/VASSIL DONEV)

MILANO. – L’Inter torna alla vittoria, ritrova il sorriso ed ipoteca il passaggio del turno agli ottavi di Europa League. Merito del primo gol di Eriksen in nerazzurro, finalmente titolare complice l’ampio turnover che Antonio Conte sceglie per la sfida in Bulgaria.

Il sigillo lo mette poi Lukaku, freddo dal dischetto in pieno recupero, per un rigore assegnato dall’arbitro dopo aver rivisto, su segnalazione della Var (all’esordio in Europa League), un colpo di mano in area. Il belga è indispensabile per questa squadra che nel primo tempo non convince, è spenta, poco propositiva per poi reagire nella ripresa, quando entra il numero 9 in campo.

A illuminare la sfida il gol più atteso, quello di Erikens, dalla distanza, come il suo marchio di fabbrica a concretizzare una splendida azione corale interista. Solo la traversa nega al danese la gioia della doppietta.

Il Ludogorets non è una squadra irresistibile e l’assenza di Kaseru per infortunio, complica ancora di più la partita dei bulgari. Basta un’Inter rimaneggiata per vincere 2-0. Senza i tanti infortunati, concedendo un po’ di riposo ai giocatori più utilizzati, Conte rilancia Godin, Ranocchia (200ma in nerazzurro), D’Ambrosio, e a centrocampo Borja Valero con Moses e Biraghi sugli esterni. In attacco Sanchez e Lautaro.

L’argentino non incide e per la terza partita consecutiva delude. E al ritorno non potrà neppure scendere in campo, perché al 23′ prende l’ammonizione per un’entrata scomposta e sarà squalificato. Il primo tempo non è appassionante. Solo quattro i tiri totali, mai così pochi in una partita di Europa League finora.

Il più pericoloso del primo tempo è Biraghi, la sua conclusione in avvio viene deviata in angolo, poi al 25′ calcia in porta al volo su cross di Moses impegnando nella respinta Iliev. Il ritmo è comunque basso, tanto che il possesso palla al 45′ è in favore del Ludogorets.

Nella ripresa i nerazzurri sono più propositivi, alzano il baricentro e tengono il pallino del gioco. Si vedono maggiormente anche gli attaccanti e dopo appena 5′ Sanchez va vicinissimo al gol di tacco che si infrange però sul palo. Si mette in mostra anche Eriksen con una conclusione dalla distanza che viene deviata in angolo da un ottimo intervento di Iliev. Al 19′ Conte manda in campo Lukaku e richiama Lautaro, forse troppo distratto dalle voci di mercato a cui si sono aggiunti anche gli elogi espliciti di Leo Messi.

E al 26′ arriva il gol che sblocca la partita con un’azione corale di prima, Vecino per Lukaku bravo a servire poi Eriksen che incrocia di destro e trova l’1-0. Il danese è ispiratissimo e dopo due minuti colpisce la traversa di sinistro praticamente da fermo. L’ex Tottenham non sarà al massimo della forma fisica, avrà bisogno ancora di tempo per fare bene anche in fase di copertura, ma anche così sembra difficile per l’Inter poter fare a meno della sua qualità a centrocampo.

E nei minuti di recupero, l’arbitro chiamato dalla Var assegna un rigore all’Inter per un tocco di mano in area di Anicet. Ci pensa Lukaku a realizzarlo. E con il 2-0, il ritorno a S.Siro è una pratica da archiviare senza difficoltà, anche perché dopo tre giorni c’è la Juve a Torino, decisiva per la corsa al titolo.

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