Droga: aumenta la produzione, calano i prezzi e l’età di chi ne fa uso

Frame video ANSA della conferenza stampa del capo dell'Antidroga Giuseppe Cucchiara.
Frame video ANSA della conferenza stampa del capo dell'Antidroga Giuseppe Cucchiara.

ROMA. – C’è sempre più droga a disposizione e costa sempre meno; si abbassa l’età media e si amplia la platea dei consumatori; ogni settimana il mercato produce una nuova droga sintetica, più potente e letale di quella precedente.

Dopo l’annuncio del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese della volontà del governo di varare al più presto una stretta contro gli spacciatori recidivi, gli esperti delle agenzie Antidroga e delle forze di polizia lanciano l’allarme: “non abbiamo mai avuto così tante droghe, naturali e sintetiche, pure e potenti e a costi così bassi” sintetizza per tutti il direttore dell’Osservatorio europeo sulle droghe (Emcdda) Alexis Goosdeel.

L’occasione di un confronto sul narcotraffico la offre la due giorni di lavori organizzata a Roma dalla Direzione centrale Antidroga: incontri e dibattiti tra rappresentanti di 57 paesi, dall’Afghanistan alla Colombia, per confrontarsi su un business che, ogni anno, muove 450 miliardi di dollari.

Una cifra monstre che dà la percezione di come il traffico di droga sia ancora oggi quello che l’ultima relazione al Parlamento definisce “il principale moltiplicatore di ricchezza” per le mafie. Il primo punto su cui riflettere è l’aumento della quantità di droga in circolazione.

“Tutti i dati ci dicono che la produzione cresce a dismisura – spiega il capo dell’Antidroga Giuseppe Cucchiara – Ma non solo: le indagini dicono che in alcuni paesi, come l’Afghanistan, a fronte di una diminuzione delle piantagioni si registra una maggiore immissione di sostanza sul mercato, il che significa che stanno cambiando le tecniche di produzione”.

Ed è questo il motivo per cui il capo della Polizia Franco Gabrielli ribadisce due elementi senza i quali non c’è contrasto efficace. Primo: nessun paese può farcela da solo, bisogna collaborare perché “quanto più siamo uniti tanto più abbiamo la capacità di contrastare fenomeni che incidono sui settori vitali del paese”.

Secondo, “va ridotta la domanda, perché quello della droga è un mercato come tutti gli altri”. E per farlo non ci si può affidare alle forze di polizia che, come un chirurgo, intervengono quando la “malattia è già acuta”. Serve “una medicina preventiva” che coinvolga tutta la società: “le principali agenzie educative del paese devono unire i loro sforzi. E’ questo il pilastro” di un contrasto concreto.

Un discorso che ritorna se si analizza l’altro aspetto che preoccupa gli esperti, l’immissione sul mercato di droghe sintetiche sempre più pericolose, che va di pari passo con l’abbassamento dell’età media consumatori. Significa che sempre più giovani fanno uso di questo tipo di sostanze, reperibili ormai con facilità grazie al web.

“La base di chi consuma si allarga a fasce di età sempre più preoccupanti – conferma il direttore dell’Anticrimine Francesco Messina – con i giovani che spesso ricorrono al policonsumo: prima fanno uso di sostanze eccitanti e poi ‘abbassano’ il livello con dei tranquillanti”.

Un mix letale, visto cosa c’è in circolazione: “c’è un nuovo gruppo di sostanze – spiega Goosdeel – ancora più pericolose del Fentanil”, che già di per sé è una bomba, 100 volte volte più potente della morfina e 50 dell’eroina. L’ultima di queste sostanze l’hanno intercettata in Svezia, deriva dalla cannabis e ha una concentrazione di Thc del 90%: “si consuma facilmente, e può generare psicosi”.