Marcella Mosca, una vita per il Teatro

CARACAS – Lascia un vuoto che difficilmente potremo colmare. Marcella Mosca, la nostra cara Marcella, non è più tra noi. La notizia non ci coglie di sorpresa, visto che aveva compiuto i 100 anni. Ma ci rattrista come poche. Era, per chi frequenta il Centro Italiano Venezuelano di Caracas, una presenza quotidiana. Anche se, negli ultimi mesi, vi si recasse sempre meno.

La sua passione è stato il teatro, quello con la “T” maiuscola. E per il Teatro, che è stata la sua ragione di vita, in Italia la chiamavano la “toscanina”. Questo amore  gli ha dato la forza per superare dolorosi momenti, difficili adattamenti familiari. Ha insegnato con l’esempio che la vita può offrire continue emozioni, tante soddisfazioni e che deve essere amata sempre, anche quando apparentemente mancano gli stimoli per continuare.

È stata una donna di grande coraggio ed energia; energia che trasmetteva a chi la conosceva. Anche di grande ottimismo: trasformava in una sfida le difficoltà e gli ostacoli che gli si presentavano lungo il cammino. Per tutti aveva una parola di incoraggiamento che accompagnava sempre con un sorriso solare.

Marcella, una volta, confidò alla Voce che “il Centro Italiano Venezolano rappresentava la propria casa”. E noi vogliamo aggiungere: “la propria vita”. È proprio in quest’oasi di tranquillità che Marcella, che tanto ha amato la disciplina per la recita, quasi cinquant’anni fa si impegnò nella creazione di un movimento culturale e, più di recente, in quello ecologico. Ha formato molti, moltissimi giovani, oggi attori conosciuti, e ha trasmesso il suo amore per il pianeta  tra piccoli e grandi.

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La nostra Redazione e la Direzione della Voce sono vicine in questo momento di dolore alla famiglia della nostra cara Marcella.

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