Fuga di passeggeri e stop voli, da British ad Alitalia

Aerei sulla pista di Malpensa.
Aerei sulla pista di Malpensa. (ANSA)

ROMA.  – La grande fuga dall’Italia per paura del Coronavirus fa moltiplicare le cancellazioni dei voli aerei da e verso il nostro Paese. E anche Alitalia si adegua, eliminando i collegamenti su 38 rotte a causa del gran numero di posti lasciati vuoti.

Tra defezioni dei passeggeri e crollo delle prenotazioni, le compagnie aeree stanno di giorno in giorno ricalibrando i collegamenti – come nel caso di British Airways, Brussels Airline e anche Easyjet – e in alcuni casi hanno decretato il blocco sulle nostre rotte. Lufthansa resiste e per ora non cancella i voli ma offre il rebooking a chi ha un biglietto per l’Italia mentre monitora “l’evolversi della situazione”.

Alitalia “ha proceduto a cancellare i collegamenti con un grande numero di posti non occupati per l’effetto che il Coronavirus ha determinato nei comportamenti” dei passeggeri. “Tutti gli interventi di riduzione della capacità intrapresi dalla Compagnia su 38 rotte nazionali e internazionali sono riconducibili alla minore domanda, dovuta anche all’accresciuto numero di restrizioni ai voli e ai passeggeri proveniente dall’Italia”.

Ad essere più colpiti – nel complesso – sono gli aeroporti della Lombardia e del Veneto. A Malpensa e Linate i passeggeri nei primi tre giorni della settimana sono diminuiti del 32,5%; all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio del 30% mentre per l’intero ‘sistema’ degli scali veneti si è registrata una flessione del 30%. Una escalation che dà la misura della virulenza della febbre da panico Coronavirus. Agli scali milanesi gestiti da Sea, il calo dei passeggeri si è fatto di giorno in giorno più marcato passando da -21,6% di lunedì a -37,6% di martedì e al -41,5% mercoledì.

Oggi British Airlines ha deciso di bloccare altri voli verso il Nord Italia e di prolungare questo stop, inicialmente previsto fino all’11 marzo, almeno fino al 28 marzo. Oltre ai collegamenti con Milano,saranno interrotti 56 collegamenti con diverse destinazioni tra le quale Bologna, Venezia e Torino. Iag, il gruppo che controlla British Airways e Iberia, avverte che “la capacità sulle rotte italiane per marzo è stata significativamente ridotta” e “ulteriori riduzioni di capacità saranno attivate nei prossimi giorni anche attraverso il nostro più ampio network a corto raggio”.

Sempre per la flessione delle prenotazioni, Brussels Airlines ha ridotto i voli per Italia. La compagnia belga ha annunciato di avere ridimensionato del 30% la frequenza per le prossime due settimane,tra il 2 ed il 14 marzo. Una misura che riguarderà i voli su Linate, Malpensa, Roma, Venezia e Bologna.

Anche Easyjet riconosce di essere “costretta” a ridurre i voli da e per l’Italia. “Abbiamo registrato un significativo calo della domanda da e per le nostre basi del Nord Italia – spiega la compagnia – ma stiamo anche assistendo a un indebolimento della domanda anche negli altri mercati europei in cui operiamo”.

Sempre agli scali milanesi, nei primi tre giorni della settimana i passeggeri sono stati 177.785, 85 mila in meno degli stessi tre giorni dello scorso anno. Tra le compagnie che hanno cancellato fino alla fine della stagione i collegamenti con Milano ci sono Bulgaria Air, Kuwait Airways, Korean Air, Azerbaijan Airline e Twin Jet, mentre altre hanno annunciato la riduzione dei voli come Wizz Air.

Da Orio, Wizz mantiene tutti gli 11 collegamenti (Bucarest, Chisinau, Cluj, Craiova, Iasi, Katowice, Sofia, Suceava, Timisoara, Varna, Varsavia), ma reduce la frequenza su specifiche rotte verso il Nord Italia tra l’11 marzo e il 2 aprile. Una mossa che di fatto comporta una riduzione dei posti del 60%.

Per tutto il settore il contraccolpo economico impone sacrifici e tagli dei costi. Molte compagnie hanno già annunciato piani di risparmio e riduzione occupazionale anche ricorrendo ad aspettative e vacanze non retribuite o a forme di disoccupazione tecnica temporanea, finchè non si uscirà dall’emergenza. Il caso più critico è quello dell’israeliana El Al che, dopo l’invito del governo a disertare viaggi all’estero, ha annunciato il taglio di mille posti di lavoro sui 6.000 totali.

(di Laura Cafaro/ANSA)

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