Pronto decreto zone rosse, stop bollette e aiuti turismo

Vista di un capolinea di autobus deserto a Codogno, Lombardia.
Vista di un capolinea di autobus deserto a Codogno, Lombardia. (ANSA / Andrea Fasani)

ROMA.  – Sospensione di tutti i pagamenti, non solo delle tasse ma anche di contributi e premi dell’Rc auto. Tutele per i lavoratori, dalla cassa integrazione a un’indennità specifica per gli autonomi fino alle norme “salva-stipendio” per i dipendenti pubblici. E poi mano tesa alle imprese, comprese quelle del turismo che più stanno soffrendo a una settimana dall’esplosione dell’emergenza Coronavirus.

Il governo stringe i tempi e vara, già in serata, un primo decreto per fronteggiare l’impatto economico dell’epidemia per famiglie e aziende delle zone rosse. Servirà poi almeno un’altra settimana per una operazione generalizzata di sostegno all’economia, che potrebbe avere bisogno di uno o più decreti.

Per il momento si parte con le aree dei focolai, che hanno subito le misure di contenimento del virus, “in tempi record”, come sottolinea Roberto Gualtieri. Il ministro dell’economia assicura anche che ci sono i “margini di bilancio” per intervenire, ribadendo che è troppo presto per quantificare nel dettaglio i danni alle attività produttive. Certo, serve “equilibrio” nella gestione dell’emergenza sanitaria, “evitando di fermare il Paese e bloccare l’economia”. Proprio quello che continuano a chiedere aziende e sindacati, cui arriva con il primo decreto economico parte delle risposte.

Nelle bozze del provvedimento compaiono tutte le misure di cui si è parlato in questi giorni, dalle agevolazioni per l’accesso al Fondo di garanzia per le Pmi allo stop, almeno fino al 30 aprile, di adempimenti e versamenti. Slitta, per le aree isolate per frenare il contagio, anche la scadenza per le rate della rottamazione ter, che passa dal 28 febbraio al 1 giugno (visto che il 31 maggio è festivo). E chi ha aderito al “saldo e stralcio” non dovrà passare alla cassa il 31 marzo ma avrà tempo sempre fino a inizio giugno.

In arrivo forme di sussidio per i “17.600 lavoratori” delle zone rosse: le aziende potranno chiedere per tre mesi la Cig ordinaria con procedure semplificate. Arriverà la Cig in deroga per chi ha meno di 6 addetti (comprese le aziende agricole) e ci saranno anche indennità di 500 euro al mese, per un massimo di tre mesi (quindi massimo 1.500 euro) per collaboratori, autonomi e professionisti. Per i dipendenti pubblici non saranno conteggiate come assenze gli stop per chiusura degli uffici o per la quarantena, che dovrà essere osservata, se necessario, anche da polizia, militari e vigili del fuoco.

Per le aziende del turismo, in tutta Italia, si sta preparando un pacchetto di misure, che potranno essere spalmate anche nei prossimi decreti, che vanno dalla sospensione dei versamenti di ritenute e contributi a voucher per consentiré alle agenzie turistiche di rimborsare le disdette sia di alberghi sia di voli aerei.

Tamponata l’emergenza si dovrà invece trovare la ricetta anti-recessione che, secondo gli analisti, oramai è alle porte: per il rilancio dell’economia il governo sta studiando misure per il rilancio degli investimenti, la semplificazione e lo sblocco dei cantieri, in particolare per le infrastrutture.

Interventi che avranno bisogno di fondi ingenti, difficili da trovare nelle pieghe del bilancio visto anche il rallentamento generalizzato. L’esecutivo punta a sfruttare tutti gli spazi che potranno essere concessi da Bruxelles, – che intanto sta avviando un’analisi a livello Ue dell’impatto del Covid-19 – non solo sfruttando le regole sulla flessibilità da cui, secondo i più ottimisti, si potrebbero spuntare anche 4-5 miliardi, ma anche attivando il Fondo di solidarietà europeo.

(di Silvia Gasparetto/ANSA)

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