Due mila miliardi per salvare l’America ma New York trema

Donald Trump en una foto de archivo.(ANSA/EPA)

WASHINGTON.  – Una valanga di dollari mai vista per salvare l’economia e le famiglie americane dalle conseguenze di una pandemia che non risparmia niente e nessuno. Un piano da due mila miliardi di dollari che non ha precedenti nella storia degli Stati Uniti, e su cui repubblicani e democratici in Congresso hanno faticosamente raggiunto un accordo che andrà ora confermato col voto.

Poco prima Donald Trump, tirando dritto per la sua strada, aveva parlato di “luce in fondo al tunnel”, ribadendo la sua volontà di un ritorno alla normalità in tempi brevi, il prima possibile. Un atteggiamento che ha provocato anche la reazione di Barack Obama che su Twitter ha scritto a chiare lettere: “La situazione andrà a peggiorare in tutto il Paese e le misure di distanziamento sociale vanno mantenute”. Altro che riaprire il Paese entro Pasqua.

Del resto i numeri dicono un’altra cosa rispetto all’ottimismo ostentato dalla Casa Bianca. Parlano di una crescita esponenziale dei casi di pazienti positivi al Covid-19, oltre 60 mila in tutto il Paese e 7.000 in più in un solo giorno. E di almeno 807 vittime, 200 in più in 24 ore.

La metà dei contagi riguarda New York, il vero epicentro dell’epidemia negli Usa, con almeno 31.000 casi e 285 morti. Nella Grande Mela la situazione negli ospedali si fa di ora in ora più drammatica, con soli 53 mila letti disponibili sui 140 mila necessari. E ancora una volta si fa sentire forte la voce del governatore Andrew Cuomo: l’accordo raggiunto in Congresso è “terribile” per New York, a cui servono molti più soldi.

E invece, ha denunciato Cuomo, i fondi che arriveranno sono solo “una goccia nel mare”, considerando anche che a causa della crisi lo Stato soffrirà di un crollo nelle entrate da 9 a 15 miliardi di dollari e che la risposta all’emergenza è già costata oltre un miliardo di dollari.

In città il clima è surreale, anche se c’è ancora troppa gente in giro. Per questo il sindaco Bill de Blasio ha minacciato di sbarrare tutti gli spazi verdi, a partire da Central Park. E Cuomo ha annunciato che alcune strade verranno chiuse al traffico per permettere alle persone di rispettare con più facilità le regole sul distanziamento sociale.

Ridotti del 25%, poi, tutti i servizi di trasporto pubblico, a cominciare dalla metropolitana, mentre è sempre più allarmante la situazione all’interno del Dipartimento di polizia, dove già 211 agenti sono risultati positivi e almeno 2.800 sono in quarantena.

Il pacchetto di aiuti che il Senato si appresta a votare secondo l’amministrazione Trump potrebbe avere un impatto ben maggiore, generando 4.000 miliardi di attività economiche.

Ancora un testo ufficiale non c’è, ma secondo le indiscrezioni il maxi-provvedimento prevede pagamenti diretti agli americani: chi guadagna 75.000 dollari lordi l’anno o meno riceverà due assegni da 1.200 dollari l’uno. Le coppie sposate con un reddito fino a 150.000 dollari l’anno riceveranno 2.400 dollari, mentre quelle con figli avranno 500 dollari in più per ogni bambino.

Le misure puntano anche ad aiutare la sanità e le aziende. Il compromesso raggiunto prevede un fondo da 500 miliardi di dollari da usare per prestiti e assistenza alle imprese, inclusi 50 miliardi di dollari per le compagnie aree e aiuti ai governi statali e locali.

Il fondo sarà supervisionato da un ispettore generale e da un comitato composto da cinque membri del Congresso. Alle aziende che riceveranno aiuti è vietato portare avanti piani di buyback per l’intera durata del prestito più un anno e sono imposti limiti ai bonus dei manager. Per le piccole imprese sono previsti invece aiuti per più di 350 miliardi di dollari.

Il piano salva anche Boeing, alla quale dovrebbe andaré una pioggia di miliardi. Nessuna risorsa infine potrà andaré alle aziende di Donald Trump e della sua famiglia.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

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