Spagna, rientrati in Italia oltre 10mila connazionali

L’Ambasciata d’Italia a Madrid

MADRID – Si è concluso il ponte aereo, organizzato dall’Ambasciata d’Italia e l’Unità di Crisi della Farnesina. Con esso, si pone punto finale, almeno per il momento, al rientro di connazionali in Italia. È stato un grande esodo, iniziato all’indomani della decisione del Governo Sánchez di sospendere i voli da e per l’Italia. Ed è continuato, grazie all’iniziativa dell’Ambasciata d’Italia a Madrid e dell’Unità di crisi della Farnesina, anche dopo la chiusura delle frontiere, provvedimento preso dalle autorità spagnole nel tentativo di ridurre i contagi di Covid-19.

Non si conosce con precisione il numero dei connazionali, turisti, studenti e temporanei, che hanno fatto ritorno in Italia. Di certo c’è solo che oltre 10mila connazionali hanno approfittato dei mezzi messi a disposizione dalla nostra Ambasciata: navi, traghetti e ponte aereo che hanno unito le Isole Canarie, Malaga, Barcellona e Madrid con Porto Torres, Civitavecchia, Genova e Roma.

Dall’11 al 27 marzo circa 4mila connazionali sono tornati in Italia imbarcando sulle navi Grimaldi, lungo la tratta Barcellona – Porto Torres e Barcellona – Civitavecchia. Sono stati invece oltre 550 i connazionali che, dal 18 e al 26 marzo hanno raggiunto l’Italia grazie ai traghetti lungo la tratta Barcellona – Genova.

Dal 16 al 26 marzo, dalle Isole Canarie sono partiti circa 2mila 200 italiani in 13 aerei speciali messi a disposizione dalla compagnia Neos-Air. Da Madrid, invece, dal 19 al 29 marzo, è stato organizzato un ponte aereo. Circa due mila connazionali sono rientrati con voli speciali della nostra compagnia di bandiera.

Anche tanti italo-venezuelani

Il nostro Ambasciatore a Caracas, Placido Vigo, accompagnato dall’Ambasciatore spagnolo, Jesús Silva, e altri diplomatici dell’Unione Europea

Negli ultimi due voli c’erano anche tanti italo-venezuelani giunti a Madrid con un viaggio organizzato dal ministero degli Esteri spagnolo in collaborazione con le rappresentanze diplomatiche dell’Unione Europea in Venezuela. Si tratta di un velivolo della compagnia aerea Plus-Ultra che aveva a bordo 376 passeggeri. Di questi, 136 spagnoli, 60 italiani, 45 tedeschi, 24 francesi, 14 inglesi, 13 portoghesi, 5 polacchi, 4 slovacchi, 4 olandesi, tre greci, 3 croati e uno svedese,

Nel suo portale web, la nostra Ambasciata d’Italia a Caracas informa che i connazionali, il cui volo per il rientro in Italia è stato cancellato, devono compilare il formulario disponibile nella pagina web (ambcaracas.esteri.it). Così, qualora la nostra rappresentanza diplomatica riuscisse ad organizzare un volo commerciale per l’Italia, il connazionale potrà esserne opportunamente informato.

L’Ambasciata avverte che “tale eventuale volo sarà destinato prioritariamente ai turisti italiani rimasti bloccati in Venezuela” e ricorda che “a seguito delle ultime disposizioni normative emanate dal Governo italiano, qualsiasi straniero che non abbia la propria stabile residenza in Italia non sarà autorizzato a entrare e potrà quindi essere bloccato alla frontiera”.

Intanto, prosegue l’impegno dell’Unità di Crisi della Farnesina, d’intesa con Alitalia, per permettere il rientro dall’estero di studenti, turisti e giovani lavoratori. Rispondendo ad una “question time”, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha reso noto che si stima “il rientro in Italia di un numero di connazionali compreso tra i 45mila e i 50mila”, entro il prossimo 5 aprile.

Redazione Madrid

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