Bankitalia: vola l’utile, allo Stato versati nove miliardi

Veduta esterna della sede della Banca d'Italia, Palazzo Koch, a Roma in una foto d'archivio.
Veduta esterna della sede della Banca d'Italia, Palazzo Koch, a Roma in una foto d'archivio. (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

ROMA.  – Quasi nove miliardi di euro dalla Banca d’Italia alle casse dello Stato. Una boccata d’ossigeno ancora più necessaria in questi tempi di crisi gravissima e di esplosione della spesa pubblica per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

Oltre alle misure straordinarie nell’ambito Bce per sostenere il sistema finanziario e da qui l’economia, l’istituto centrale ha versato direttamente allo Stato 7,867 miliardi, su 8,2 miliardi di utile 2019, più oltre un 1 miliardo di tasse.

Un risultato record, come ha sottolineato nella relazione il governatore Ignazio Visco, ben superiore ai 6,2 del 2018 e che porta a 27 miliardi, i miliardi assegnati allo Stato negli ultimi 5 anni. Ma la redditività futura è però più incerta, ha ammonito Visco, e dipenderà dalle mosse della Bce, dall’andamento dei mercati e da quale sarà la reazione dell’Italia e l’Europa alla crisi. La banca fa la sua parte con donazioni per 55 milioni di euro a ospedali e ricerca e un monitoraggio dei mercati e delle condizioni delle banche.

La decisione è stata comunicata all’assemblea dei partecipanti al capitale (così si chiamano gli azionisti della banca) svolta a Palazzo Koch con il governatore e il direttorio in mascherina e un numero esiguo di delegati, ben distanziati fra loro e con altri in videoconferenza. Eppure il numero degli azionisti è aumentato.

Dalla contestata legge del 2014: è stato trasferito il 40,4% capitale. Degli attuali 143 partecipanti, 115 sono entrati dopo la legge di riforma (6 assicurazioni, 8 fondi pensione, 10 enti di previdenza, 29 fondazioni di matrice bancaria e 62 banche) con il 16,8% in mano alle Casse di previdenza privata. Investitori che possono beneficiare di un rendimento sicuro del 4,5% sul capitale per un totale di 251 milioni, uguale a quello dello scorso anno.

A spingere i risultati della banca le misure straordinarie della Bce (interessi su acquisto di titoli e rifinanziamento delle banche) e la ripresa dei mercati che ha fatto crescere i risultati del portafoglio azionario.

L’istituto centrale prosegue poi nella sua opera di riorganizzazione. Ha mantenuto stabile nel 2019 il numero dei dipendenti, pari a 6.593 unità, di cui 4.290 addetti all’amministrazione centrale, 2.102 alle Filiali e 201 distaccati presso altri enti ma facendo salire le donne e i giovani.

I costi operativi hanno registrato una flessione pari a circa l’1 per cento, su cui ha inciso il minore importo degli ammortamenti. Con modeste ricomposizioni al loro interno, le spese per il personale e quelle di amministrazione sono risultate sostanzialmente stabili.

(di Andrea D’Ortenzio/ANSA)

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