Sulla piramide di Cheope l’esortazione al mondo: “state a casa”

La piramide di Cheope in Egitto con la scritta "State a casa" proiettata sulla sua superficie da un gioco di luci.
La piramide di Cheope in Egitto con la scritta "State a casa" proiettata sulla sua superficie da un gioco di luci. (ANSA)

IL CAIRO. – L’Egitto ha messo a disposizione una delle superfici più famose e prestigiose del mondo, una faccia della Grande piramide di Cheope, per proiettare un gioco di luci che chiede a gran parte del globo di “stare a casa” a causa del coronavirus.

Sui massi in calcare perfettamente squadrati e che si ergono per circa 140 metri in quella che è l’unica delle sette meraviglie del mondo antico giunta sino ai giorni nostri, luci al laser verdi hanno scritto in inglese ed in arabo le esortazioni ormai classiche di questa emergenza covid-19: “restate a casa” e “Restate al sicuro”.

In basso però, in blu, si è stagliato anche “grazie a coloro che ci tengono al sicuro”. Come ha sottolineato il ministro del Turismo e delle Antichità egiziano, Khalid al-Anani, questo ringraziamento proiettato sulla celeberrima superficie triangolare illuminata di rosso è stato rivolto a tutti gli operatori della sanità che nel mondo stanno rischiando la vita per trattare pazienti affetti dal coronavirus.

La piramide, la maggiore delle tre che compongo il complesso di Giza costruito tra il 2600 e il 2500 circa avanti Cristo (IV dinastia), copre 5 ettari, i lati misurano circa 230 metri e gli angoli sono perfettamente orientati secondo i punti cardinali.

L’Egitto, imponendo fra l’altro un coprifuoco serale e notturno e blocco degli aeroporti, sta arginando la diffusione del covid-19 in maniera “rassicurante”, come ha sostenuto il presidente Abdel Fattah al-Sisi: il bilancio di lunedì era di 656 contagi e 41 decessi in un Paese con quasi cento milioni di abitanti.

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